Papa Francesco ha incontrato ieri mattina in Vaticano la comunità del Collegio sacerdotale argentino in Roma. Su questa udienza dal clima particolarmente familiare, Mercedes De La Torre per la Radio Vaticana ha intervistato il rettore del Collegio stesso, padre Ángel Hernández
R. – Un encuentro muy muy grato para nosotros. ..
Un incontro molto molto felice per noi. Siamo stati visitati da tre vescovi della Conferenza episcopale argentina che seguono il Collegio sacerdotale, ai quali abbiamo richiesto la possibilità d avere un incontro con il Santo Padre: la splendida sorpresa è che ci ha dedicato uno spazio molto ampio del suo tempo. Abbiamo così potuto salutarlo anche a nome di tutti i fedeli che normalmente ci chiedono di farlo. Il Papa ha preferito iniziare il nostro incontro in modo informale, dialogando e partendo proprio dalle cose che desideravamo chiedergli e dalle nostre preoccupazioni.
D. – Cosa le piacerebbe condividere con noi di questo incontro avuto con il Santo Padre?
R. – En primer lugar lo que quiero compartire es que ha sido un verdadero encuentro de un pastor…
Quello che voglio anzitutto condividere è il fatto che si sia trattato di un vero incontro di un pastore con una parte del suo gregge. Il Collegio sacerdotale argentino accoglie a Roma giovani sacerdoti che arrivano dall’Argentina per studiare. Una domanda che è stata rivolta al Santo Padre dai sacerdoti e alla quale lui ha risposto è stata: “Cosa dovrebbe fare un sacerdote che viene a Roma? Come dovrebbe tornare in Argentina? Quali dovrebbero essere anche le intenzioni di un sacerdote che si prepara a studiare?”.
Il Papa ha detto: bene, quello che San Pietro sottolinea nel Libro degli Atti degli Apostoli, quando nasce il problema relativo al servizio delle mense. Pietro, insieme agli Apostoli, chiama i diaconi al servizio delle mense, così che loro possano dedicarsi alla preghiera e alla predicazione della Parola. Il Santo Padre ha sottolineato che questo dovrebbe fare un sacerdote, quanto tornerà in Argentina: curare la preghiera e predicare la Parola nel luogo in cui si trova e nel ruolo in cui gli viene chiesto di impegnarsi, in base a quello in cui si è specializzato. Il Papa ha poi detto di sentirsi appoggiato dalla preghiera di molti e ha sottolineato con insistenza che ci sono molte persone sante nella Chiesa e anche nella Curia Romana – ha precisato – ci sono molti santi.
di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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