In vista della Giornata per la vita che si celebra domani in Italia, Papa Francesco ha incontrato il Direttivo del Movimento per la vita italiano. Nel discorso ha sottolineato che l’intera esistenza va difesa, a partire da coloro che stanno per nascere, al di là di qualsiasi fede o credo si appartenga. Articolo di Adriana Masotti, tratto da Vatican News.
In tutte le diocesi italiane si celebrerà domani, domenica 3 febbraio, e quest’anno il tema scelto è: “E’ vita, è futuro”. Papa Francesco sottolinea l’importanza dell’iniziativa incontrando oggi, nella Sala Clementina in Vaticano, i membri del Consiglio direttivo del Movimento per la Vita italiano, 70 persone, guidati dalla presidente Marina Casini Bandini.
La difesa della vita non si compie in un solo modo
Il pontefice all’inizio del suo discorso ricorda che l’obiettivo della Giornata è affermare il valore fondamentale della vita e il dovere assoluto di difenderla, dal concepimento alla morte naturale. Ma inquadra questo dovere “in una molteplicità di azioni, attenzioni e iniziative” che coinvolgono “il complesso intreccio delle relazioni sociali”. Dice:
Prendersi cura della vita esige che lo si faccia ‘durante tutta la vita’ e fino alla fine. Ed esige anche che si ponga attenzione alle ‘condizioni di vita’: la salute, l’educazione, le opportunità lavorative, e così via; insomma, tutto ciò che permette a una persona di vivere in modo dignitoso.
E’ ciò che da 43 anni fa il Movimento per la Vita, riconosce il Papa, in tanti modi diversi “per diffondere uno stile e delle pratiche di accoglienza e di rispetto della vita in tutto ‘l’impasto’ della società.“
La vita fa guardare con fiducia al futuro
Riprendendo poi il messaggio dei vescovi per questa Giornata, Francesco afferma che ‘la vita è futuro’, e che solo se si fa spazio alla vita si può guardare avanti con fiducia.
Ecco perché la difesa della vita ha il suo fulcro nell’accoglienza di chi è stato generato ed è ancora custodito nel grembo materno, avvolto nel seno della madre come in un amoroso abbraccio che li unisce.
La meraviglia di fronte a Dio che genera la vita
‘Ecco io faccio una cosa nuova!‘ dice il Signore per bocca del profeta Isaia, (Is 43,19) e questo passo, ripreso dalla Giornata per la vita di quest’anno, ci ricorda l’agire di Dio, entusiasta “nel generare, ogni volta come al principio, qualcosa che prima non c’era e porta una bellezza inattesa”. Com’è possibile non accorgersi di questa meraviglia, dice ancora il Signore. E il Papa si chiede come possiamo noi considerare il miracolo della vita “un’opera solo nostra, fino a sentirci in diritto di disporne a nostro piacimento?”.
Dove c’è vita, c’è speranza! Ma se la vita stessa viene violata nel suo sorgere, ciò che rimane non è più l’accoglienza grata e stupita del dono, bensì un freddo calcolo di quanto abbiamo e di ciò di cui possiamo disporre. Allora anche la vita si riduce a bene di consumo, da usare e gettare, per noi stessi e per gli altri. Come è drammatica questa visione, purtroppo diffusa e radicata, anche presentata come un diritto umano, e quante sofferenze causa ai più deboli dei nostri fratelli!
Il bene della vita nascente è un valore laico, umano e civile
Il Papa si dice grato al Movimento per la vita per il suo attaccamento alla fede cattolica e alla Chiesa, da sempre dichiarato, e nello stesso tempo per “la laicità con cui vi presentate e operate”: il valore della vita, infatti, è valore umano e civile, al di là della religione o del credo di appartenenza. “Quanti sono concepiti, afferma il Papa, sono figli di tutta la società, e la loro uccisione in numero enorme, con l’avallo degli Stati, costituisce un grave problema che mina alle basi la costruzione della giustizia” e conclude:
In vista della Giornata per la Vita di domani, colgo questa occasione per rivolgere un appello a tutti i politici, perché, a prescindere dalle convinzioni di fede di ognuno, pongano come prima pietra del bene comune la difesa della vita di coloro che stanno per nascere e fare il loro ingresso nella società, alla quale vengono a portare novità, futuro e speranza.
Foto copertina da vaticannews.va
Fonte vaticannews.va/Adriana Masotti – Città del Vaticano