Adriana Masotti – Città del Vaticano per Vaticannews.va
“Queridos jovens, boa tarde! Cari giovani, buonasera! Benvenuti e grazie di essere qui, sono felice di vedervi!”. Papa Francesco parla al cuore di ogni ragazza e ragazzo arrivati a Lisbona per la Giornata mondiale della gioventù. Li incontra mentre si fa sera al Parque Eduardo VII, l’ampia area verde situata al centro della città. Circa 500 mila i presenti. Dopo l’indirizzo di saluto del patriarca di Lisbona, il cardinale Manuel José Macário do Nascimento Clemente, sono loro i protagonisti della prima parte di questo momento con musiche, canti e coregrafie, consegnando simbolicamente a Francesco lettere con le loro tante domande sulla vita, sulla fede e sull’appartenenza alla Chiesa, sventolando le bandiere di tutti i Paesi del mondo da cui provengono, portando sul palco i simboli della Gmg: la Croce del Pellegrino e l’icona della Madonna Salus Populi Romani.
Grande l’attesa per le parole del Papa che seguono la lettura del Vangelo in cui Gesù invia i suoi discepoli a portare a tutti l’annuncio del Regno. Francesco ringrazia i giovani per aver accolto l’invito a partecipare e sottolinea che prima di tutto è Gesù che li ha chiamati ad essere qui. Afferma:
Voi non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati, non solo in questi giorni, ma dall’inizio dei vostri giorni. Sì, Lui vi ha chiamati per nome. Abbiamo ascoltato dalla Parola di Dio che ci ha chiamati per nome. Provate a immaginare queste tre parole scritte a grandi lettere; e poi pensate che stanno scritte dentro di voi, nei vostri cuori, come a formare il titolo della vostra vita, il senso di quello che sei: tu sei chiamato per nome.
Siamo chiamati perché siamo amati, prosegue Francesco, per Dio ogni persona è preziosa così com’è e di ciascuna Egli vuol fare un capolavoro. La Gmg può aiutarci a riconoscere questa realtà, osserva il Papa, e a ciascun giovane augura:
Siano giorni in cui il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome, il tuo nome attraverso fratelli e sorelle di tante lingue e nazioni – vediamo tante bandiere – che lo pronunciano con amicizia, risuoni come una notizia unica nella storia, perché unico è il palpito di Dio per te. Siano giorni in cui fissare nel cuore che siamo amati così come siamo, non come vorremmo essere: come siamo adesso. Questo è il punto di partenza della GMG, ma soprattutto della vita.
Papa Francesco osserva che per Dio dietro ogni nome c’è un volto ma che non sempre è così nella società. I social, ad esempio, si servono dei nostri dati personali non per interpellare “l’unicità” di ciascuno ma la sua “utilità per le indagini di mercato”. Parla di lupi nascosti dietro falsi sorrisi che ingannano e poi lasciano soli. E avverte:
Queste sono le illusioni del virtuale e dobbiamo stare attenti a non lasciarci ingannare, perché tante realtà che ci attirano e promettono felicità poi si mostrano per quello che sono: cose vane, bolle di sapone, cose superflue,cose che non servono e che lasciano il vuoto dentro. Vi dico una cosa: Gesù non è così, non è così: Lui ha fiducia in te, ha fiducia in ciascuno di voi, in ciascuno di noi perchè per Gesù ciascuno di noi è importante, ciascuno di voi è importante. Questo è Gesù.
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