Un tweet di Papa Francesco parla della Giornata Onu per le persone colpite a causa del proprio credo e chiede “a tutti di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco”
L’hastag #FratellanzaUmana chiude il tweet di Francesco e la memoria vola alla sera di Abu Dhabi del febbraio 2019, a una firma e a una stretta di mano che sanciscono una comunanza di vedute e ne scrivono la prima pagina.
La “Fratellanza umana” è il valore che il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar, Al-Tayyib offrono come ispirazione universale per avvicinare e far intendere chi e ciò che si ritiene troppo diverso, per credo e cultura, per poterlo fare. Un modo sostenibile perché essenzialmente solidale.
.
IL TWEET DI OGGI DI @PONTIFEX
.
Dio non ha bisogno di essere difeso da nessuno e non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente. Chiedo a tutti di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco. #FratellanzaUmana
— Papa Francesco (@Pontifex_it) August 22, 2020
.
Fratellanza che se vissuta esclude la violenza che trasforma il sentimento religioso in un bersaglio. Come lo sono nel mondo, solo tra i cristiani, almeno 300 milioni di persone.
La fede non va strumentalizzata
È questo un tema carissimo al Papa, che nel suo tweet per la Giornata Onu dedicata a commemorare “le vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo”, ripete con chiarezza usando le parole del documento di Abu Dhabi: “Dio non ha bisogno di essere difeso da nessuno e non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente. Chiedo a tutti di cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco”.
“Avanti nella fratellanza”
Il concetto il Papa lo aveva espresso, tra l’altro, in termini simili nel febbraio passato, con il videomessaggio inviato ad Abu Dhabi a un anno dalla firma del Documento sulla “Fratellanza umana”.
Quello, aveva detto Francesco, è stato “un grande evento umanitario”, il segno per sperare “in un futuro migliore per l’umanità, un futuro libero dall’odio, dal rancore, dall’estremismo e dal terrorismo, in cui prevalgano i valori della pace, dell’amore e della fratellanza”. Il presente e il futuro, auspicava, sono un tempo e uno spazio per “tutti i modelli virtuosi di uomini e donne che in questo mondo incarnano l’amore attraverso azioni e sacrifici compiuti per il bene degli altri, non importa quanto siano diversi per religione o per appartenenza etnica e culturale”. “Chiedo a Dio Onnipotente – concludeva Francesco – di benedire ogni sforzo che giovi al bene dell’umanità e ci aiuti ad andare avanti nella fratellanza”.
Fonte: Vaticannews.va