Papa Francesco ha benedetto, sul sagrato di San Pietro, una statua di santa Rita da Cascia, altra 6 metri e del peso di 30 tonnellate, realizzata in Libano dallo scultore Nayef Alwan su commissione del devoto mecenate Sarkis Sarkis.
La statua, che sarà collocata a Cascia il 18 ottobre all’incrocio del bivio per Roccaporena, paese natale della santa dei casi impossibili, resterà in piazza san Pietro sino a domani. La statua rappresenta la Santa con gli elementi che la caratterizzano: la spina, la rosa, la croce, la vite. Il materiale utilizzato è una pietra calcarea estratta a duemila metri d’altezza. Ai devoti di Santa Rita, accompagnati dal vescovo Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, papa Francesco ha rivolto un saluto pubblico, al momento dei saluti ai gruppi italiani.
Nel saluto ai fedeli di lingua italiana all’Udienza generale di oggi il Santo Padre ha detto:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i devoti di Santa Rita da Cascia, accompagnati dall’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Renato Boccardo. Nel benedire la grande statua della Santa, invito tutti, nel prossimo Giubileo della Misericordia, a rileggere la sua straordinaria esperienza umana e spirituale come segno della potenza della misericordia di Dio.
Saluto i fedeli di Amaseno, con il Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, Mons. Ambrogio Spreafico, in occasione dell’anno giubilare di San Lorenzo e le Missionarie del Sacerdozio Regale di Cristo, che ricordano i 70 anni di fondazione.
Saluto i bambini del Reparto oncologico dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo (che sono in Aula Paolo VI); i sacerdoti del Collegio Messicano e del Collegio San Paolo in Roma; i soci della Banca Mediolanum di Caltanissetta e i seminaristi del Pontificio Collegio Maria Mater Ecclesiae di Roma. A tutti auguro che la visita alla Città Eterna costituisca un’occasione per irrobustire la speranza e accrescere la carità.
Porgo un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati, oggi numerosi e che ci seguono dall’Aula Paolo VI, e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di San Girolamo. Cari giovani, la sua passione per la Sacra Scrittura vi faccia innamorare del Libro della Vita; cari ammalati, la sua austerità riempia di significato la vostra sofferenza; cari sposi novelli, il suo vigore spirituale fortifichi la fede nella vostra nuova casa.
A cura di Redazione Papaboys fonti Avvenire / Il Sismografo
La Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…
Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie In questo giorno vogliamo pregare con il Santo con questa bellissima…
Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Gerlando di Agrigento Gerlando di Agrigento fu vescovo di Agrigento; è venerato come…
Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Luigi Versiglia, Vescovo San Luigi Versiglia è stato un vescovo cattolico italiano, venerato…
Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, uniti in un unico grande coro…
"Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più" (Mc 9,25). Gesù parla (nel…