L’udienza generale stamani in Piazza San Pietro è stata nuovamente dedicata alla Cresima. Durante i saluti alcuni atleti di Taekwondo della Corea del Sud, vestiti di bianco e nero, si sono esibiti davanti al Papa che li ha poi ringraziati per aver offerto una dimostrazione di volontà di pace
Debora Donnini-Città del Vaticano
Lo Spirto Santo che si riceve con la cresima è un “dono immeritato” da cui bisogna lasciarsi plasmare per “riflettere Gesù nel mondo di oggi”. Lo ricorda Papa Francesco nella catechesi all’udienza generale stamani in Piazza San Pietro dedicata ancora al sacramento della Confermazione nell’ambito della riflessione che sta tenendo sui sacramenti. Questa mattina viene messa in luce la connessione intima di questo sacramento con tutta l’iniziazione cristiana. (Ascolta)
L’imposizione delle mani
I cresimandi sono chiamati, infatti, a “rinnovare le promesse fatte un giorno da genitori e padrini”. Sono loro ora a professare la fede della Chiesa e rispondono “credo” alle domande del Vescovo che a sua volta, tenendo le mani stese sui cresimandi, supplica Dio di infondere su di loro il suo santo Spirito Paraclito.
Lo Spirito autore di diversità e Creatore dell’unità
Molteplicità e unità sono le sue caratteristiche. Da un parte l’unico Spirito distribuisce i suoi doni di “sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e santo timore”. Doni di cui hanno parlato il profeta Isaia e San Paolo. E’ quindi “l’Autore della diversità” e allo stesso tempo “il Creatore dell’unità”.
Così lo Spirito dà tutte queste ricchezze che sono diverse ma allo stesso modo fa l’armonia, cioè l’unità di tutte queste ricchezze spirituali che abbiamo noi cristiani.
Unzione con il crisma
C’è poi un altro gesto del Vescovo oltre all’imposizione della mani: l’unzione della fronte con l’olio profumato, il crisma:
E’ un dono immeritato lo Spirito, da accogliere con gratitudine, facendo spazio alla sua inesauribile creatività. E’ un dono da custodire con premura, da assecondare con docilità, lasciandosi plasmare, come cera, dalla sua infuocata carità, «per riflettere Gesù Cristo nel mondo di oggi»
Il crisma è stato assunto per esprimere l’azione dello Spirito proprio per le sue proprietà terapeutiche e cosmetiche e per queste assunto per esprimere l’azione dello Spirito. E’ quindi sigillo visibile di questo dono invisibile. Con questo segno, quindi, il confermato riceve “una impronta spirituale indelebile, il ‘carattere’ – sottolinea il Papa – che lo configura più perfettamente a Cristo e gli dà la grazia di spandere tra gli uomini il suo ‘buon profumo’” .
L’esibizione di Taekwondo: messaggio di pace
Dopo la catechesi, c’è stata una breve esibizione di alcuni atleti sudcoreani della federazione di Taekwondo. Al termine, i ragazzi della Corea del Sud, vestiti di bianco e nero, hanno fatto volare una colomba bianca e srotolato uno striscione significativo: “La pace è più preziosa del trionfo”. Francesco li ha, quindi, salutati con calore e partecipazione. “Ringrazio gli atleti coreani per la loro esibizione: è stata una dimostrazione di volontà di pace”, “un messaggio di pace per tutta l’umanità”.
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Centenario recupero indipendenza della Polonia a Lednica
Nei saluti ai pellegrini polacchi, Francesco ha poi ricordato l’incontro di sabato prossimo a Lednica. “Celebrando a Lednica il Centenario del recupero dell’indipendenza della vostra Patria come era solito fare San Giovanni Paolo II – ha concluso – baciate anche a nome mio la terra polacca”.