Papa Francesco: modificato l’ordinamento giudiziario
Nuovo Motu proprio di Francesco che modifica l’ordinamento giudiziario dello Stato della Città del Vaticano.
Grazie ad una novità introdotta dal Motu proprio di Papa Francesco, che modifica l’ordinamento giudiziario dello Stato vaticano promulgato nel marzo 2020, i cardinali e vescovi accusati di reati penali dai magistrati vaticani, se rinviati a giudizio, saranno processati dal Tribunale dello Stato della Città del Vaticano come tutti gli altri e non da una Corte di Cassazione presieduta da un cardinale, come avveniva fino ad oggi.
Non cambia invece la necessità dell’autorizzazione previa del Pontefice per portare cardinali e vescovi a processo.
La modifica della legislazione arriva dopo l’intervento che lo stesso Francesco aveva pronunciato all’inaugurazione dell’anno giudiziario in Vaticano, il 27 marzo scorso.
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Il Papa, nel Motu proprio, citando le parole pronunciate in quella occasione, richiama la “prioritaria esigenza, che – anche mediante opportune modifiche normative – nel sistema processuale vigente emerga la eguaglianza tra tutti i membri della Chiesa e la loro pari dignità e posizione, senza privilegi risalenti nel tempo e non più consoni alle responsabilità che a ciascuno competono nella aedificatio Ecclesiae”.