Cecilia Seppia – Città del Vaticano per Vaticannews.va
Quali sono i segni dell’agire di Dio nel mondo? I ciechi che riacquistano la vista, i lebbrosi purificati, i malati guariti, i peccatori perdonati, i morti resuscitati e ogni altro atto di amore che salva e libera e conforta e ristora.
E’ così che Egli agisce, così si rivela, dice Francesco dalla finestra dell’Angelus davanti a una piazza piena di sole e di gente, mentre commenta il Vangelo del giorno in cui Gesù rende lode al Padre perché non si è manifestato ai dotti e ai sapienti piuttosto ai piccoli, i semplici, quelli cioè che hanno il cuore sgombro dalla presunzione e dall’amor proprio e che sanno stupirsi di fronte alla grandezza dell’amore, diversamente da quanti invece sono pieni di sé e guardano solo i propri interessi.
Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. In altre parole, non riesce ad accogliere Dio come Padre chi è pieno di sé, orgoglioso, preoccupato solo dei propri interessi, convinto di non aver bisogno di nessuno.
E’ successo a Corazìn, Betsàida e Cafarnao, città ricche del tempo, spiega il Pontefice, dove davanti agli occhi della gente Gesù ha compiuto molte guarigioni, ma succede anche oggi, ogni volta che si resta sordi al Vangelo. Gli abitanti di quelle città hanno interpretato quei segni come “eventi spettacolari, utili per far notizia e alimentare le chiacchiere: esaurito l’interesse passeggero però, li hanno archiviati, magari per occuparsi di qualche altra novità del momento. Non hanno saputo accogliere le grandi cose di Dio”. I piccoli invece le sanno cogliere e accogliere.
I piccoli sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere. Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore!
Farci piccoli, ecco la via giusta per cogliere sempre quei gesti d’amore, segni della bontà di Dio, anche in mezzo alla marea quotidiana di notizie che ci sommerge, fotografare nella mente le sue opere, i miracoli di cui – incalza il Papa – la nostra vita è piena!
Di fronte ad essi, però, anche il nostro cuore può restare indifferente e diventare abitudinario, curioso ma incapace di stupirsi, di lasciarsi “impressionare”. Impressionare: è un bel verbo che fa venire in mente la pellicola di un fotografo. Ecco l’atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la “fotografia” di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi.
Dopo la preghiera mariana il Papa esprime vicinanza alla Terra Santa attraversata da disordini e proteste contro la riforma giudiziaria e i sanguinosi fatti di cronaca dei giorni scorsi nel nord della Cisgiordania con raid aerei su Jenin che hanno provocato 12 vittime palestinesi e un soldato israeliano. In occasione della Domenica del Mare, la giornata internazionale di preghiera che le Chiese dedicano ai marittimi e alle loro famiglie, Francesco rivolge il suo pensiero a quanti lavorano in mare, costretti per settimane e mesi a stare lontano da casa. Poi il saluto ad alcuni universitari ucraini con il rinnovato appello a far tacere le armi nel Paese dell’Est Europa. Saluti festosi ai polacchi in occasione del pellegrinaggio a Jasna Gòra a Częstochowa. Infine l’annuncio a sorpresa di un Concistoro per la creazione, il prossimo 30 settembre, di 21 nuovi cardinali. “La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa – afferma il Papa – che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra”.
Queste le parole del Papa:
Cari fratelli e sorelle,
Sono lieto di annunciare che 30 settembre prossimo terrò un Concistoro per la
nomina di nuovi Cardinali.
La loro provenienza esprime l’universalità della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra.
L’inserimento dei nuovi Cardinali nella diocesi di Roma, inoltre, manifesta l’inscindibile legame tra la sede di Pietro e le Chiese particolari diffuse nel mondo
Ecco i nomi dei nuovi Cardinali:
1- S. E. Mons. Robert Francis PREVOST, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi
2- S.E. Mons. Claudio GUGEROTTI, Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali
3- S. E. Mons. Víctor Manuel FERNÁNDEZ, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede
4- S. E. Mons. Emil Paul TSCHERRIG, Nunzio Apostolico
5- S. E. Mons. Christophe Louis Yves Georges PIERRE, Nunzio Apostolico
6- S. E. Mons. Pierbattista PIZZABALLA, Patriarca Latino di Gerusalemme
7- S. E. Mons. Stephen BRISLIN, Arcivescovo di Città del Capo (Kaapstad)
8- S. E. Mons. Ángel Sixto ROSSI, S.J., Arcivescovo di Córdoba
9- S. E. Mons. Luis José RUEDA APARICIO, Arcivescovo di Bogotá
10- S. E. Mons. Grzegorz RYŚ, Arcivescovo di Łódź,
11- S. E. Mons. Stephen Ameyu Martin MULLA, Arcivescovo di Juba
12- S. E. Mons. José COBO CANO, Arcivescovo di Madrid
13- S. E. Mons. Protase RUGAMBWA, Arcivescovo coadiutore di Tabora
14- S. E. Mons. Sebastian FRANCIS, Vescovo di Penang
15- S. E. Mons. Stephen CHOW SAU-YAN, S.J., Vescovo di Hong Kong
16- S. E. Mons. François-Xavier BUSTILLO, O.F.M. Conv., Vescovo di Ajaccio 17- S. E. Mons. Américo Manuel ALVES AGUIAR, Vescovo ausiliare di Lisbona 18- Rvdo. Ángel FERNÁNDEZ ARTIME, s.d.b., Rettore maiore dei salesiani
Insieme ad essi unirò ai membri del Collegio Cardinalizio: due arcivescovi ed un religioso che si sono distinti per il loro servizio alla Chiesa:
19- S.E. Mons. Agostino MARCHETTO, Nunzio Apostolico.
20- S.E. Mons. Diego Rafael PADRÓN SÁNCHEZ, Arcivescovo emerito di Cumaná
21- R. P. Luis Pascual DRI, OFM Cap., confessore nel Santuario di Nostra Signora di Pompei, Buenos Aires
Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché, confermando la loro adesione a Cristo, Sommo Sacerdote misericordioso e fedele (cf. Eb 2,17), mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il Santo Popolo fedele di Dio.
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