Sancta Sedes

Papa Francesco: Chiediamo a Maria, nostra Madre, di aiutarci a pregare con cuore umile.

Un messaggio di Papa Francesco via twitter dopo la recita dell’Angelus di questa domenica, che ci introduce nella Festa dell’Assunzione di Maria. Appuntamento questo lunedì 15 agosto in piazza San Pietro con l’Angelus, come sempre alle ore 12. Ecco le parole via twitter del Papa: Chiediamo a Maria, nostra Madre, di aiutarci a pregare con cuore umile.

Lo scorso anno, nella festività dell’Assunta, Francesco si era così espresso:

Cari fratelli e sorelle, buongiorno. Buona festa della Madonna. Oggi la Chiesa celebra una delle feste più importanti dedicate alla Beata Vergine Maria: la festa della sua Assunzione. Al termine della sua vita terrena, la Madre di Cristo è salita in anima e corpo al Cielo, cioè nella gloria della vita eterna, nella piena comunione con Dio. L’odierna pagina del Vangelo (Lc 1,39-56) ci presenta Maria che, subito dopo aver concepito Gesù per opera dello Spirito Santo, si reca dall’anziana parente Elisabetta, anch’essa miracolosamente in attesa di un figlio. In questo incontro pieno di Spirito Santo, Maria esprime la sua gioia con il cantico del Magnificat, perché ha preso piena coscienza del significato delle grandi cose che si stanno realizzando nella sua vita: per mezzo di lei giunge a compimento tutta l’attesa del suo popolo.

Pope Francis blesses a painting depicting the Virgin Mary with baby Jesus during the weekly audience in Saint Peter’s square at the Vatican on March 25, 2015. Photo courtesy of REUTERS/Stefano Rellandini
*Editors: This photo may only be republished with RNS-POPE-JESUS, originally transmitted on September 14, 2015.

Ma il Vangelo ci mostra anche qual è il motivo più vero della grandezza di Maria e della sua beatitudine: il motivo è la fede. Infatti Elisabetta la saluta con queste parole: «Beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto» (Lc 1,45). La fede è il cuore di tutta la storia di Maria, Lei è la credente, la grande credente; lei sa – e lo dice – che nella storia pesa la violenza dei prepotenti, l’orgoglio dei ricchi, la tracotanza dei superbi. Tuttavia, Maria crede e proclama che Dio non lascia soli i suoi figli, umili e poveri, ma li soccorre con misericordia e con premura, rovesciando i potenti dai loro troni, disperdendo gli orgogliosi nelle trame del loro cuore. Questa è la fede della nostra Madre, questa è la fede di Maria!
Il Magnificat ci lascia anche intuire il senso compiuto della vicenda di Maria: se la misericordia del Signore è il motore della storia, allora non poteva «conoscere la corruzione del sepolcro colei che ha generato il Signore della vita» (Prefazio). Tutto questo non riguarda solo Maria. Le “grandi cose” fatte in lei dall’Onnipotente ci toccano profondamente, ci parlano del nostro viaggio nella vita, ci ricordano la meta che ci attende: la casa del Padre. La nostra vita, vista alla luce di Maria assunta in Cielo, non è un vagabondare senza senso, ma è un pellegrinaggio che, pur con tutte le sue incertezze e sofferenze, ha una meta sicura: la casa del nostro Padre, che ci aspetta con amore. E’ bello pensare che abbiamo un padre ci aspetta con amore e una Madre che ci aspetta la sù, in cielo
Intanto, mentre trascorre la vita, Dio fa risplendere «per il suo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza» (ibid.). Quel segno ha un volto e un nome: il volto luminoso della Madre del Signore, il nome benedetto di Maria, la piena di grazia, beata perché ha creduto nella parola del Signore. La grande credente. Come membri della Chiesa, siamo destinati a condividere la gloria della nostra Madre, perché, grazie a Dio, anche noi crediamo nel sacrificio di Cristo sulla croce e, mediante il Battesimo, siamo inseriti in tale mistero di salvezza.
Oggi tutti insieme la preghiamo, perché, mentre si snoda il nostro cammino su questa terra, lei rivolga a noi i suoi occhi misericordiosi, ci rischiari la strada, ci indichi la meta, e ci mostri dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del suo seno. Diciamo insieme: O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!




di Daniele Venturi per la Redazione Papaboys

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