In chiesa, ha proseguito, «ci si raduna per ascoltare il Signore che parla mediante le Sacre Scritture, e dunque il cibo che si riceve è anche la sua Parola».
Quindi nella Messa «Parola e Pane diventano un tutt’uno – ha detto papa Francesco – come nell’Ultima Cena, quando tutte le parole di Gesù, tutti i segni che aveva fatto, si condensarono nel gesto di spezzare il pane e di offrire il calice, anticipo del sacrificio della croce, e in quelle parole: “Prendete, mangiate, questo è il mio corpo… Prendete, bevete, questo è il mio sangue”.
Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia. “Ringraziamento” in greco si dice “eucaristia”.
E per questo il sacramento si chiama “Eucaristia”: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio, per amore».
L’Eucaristia è dunque «il mistero centrale della salvezza», perché «è gesto di Dio e dell’uomo insieme, gesto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo». Il Pontefice lo ha definito «memoriale della Pasqua di Gesù», specificando poi che «”memoriale” non significa solo un ricordo, un semplice ricordo, ma vuol dire che ogni volta che celebriamo questo Sacramento partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli». Nell’atto di «ricevere la Comunione», ha sottolineato papa Francesco, il cristiano pregusta «già ora la piena comunione col Padre che caratterizzerà il banchetto celeste, dove con tutti i Santi avremo la gioia inimmaginabile di contemplare Dio faccia a faccia».
Il Pontefice si è raccomandato infine di ringraziare il Signore «per il dono che ci ha fatto con l’Eucaristia». È proprio per questo che «è tanto importante andare a Messa la domenica, andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione, questo pane che è il corpo di Gesù Cristo e che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre». I cristiani vanno a Messa tutte le domeniche «perché è il giorno proprio della resurrezione del Signore». Fare la Comunione fa sentire ai fedeli «questa appartenenza proprio alla Chiesa, al popolo di Dio, al corpo di Dio, a Gesù Cristo. Non finiremo mai di coglierne tutto il valore e la ricchezza». Ecco perché «è importante che i bambini si preparino bene alla Prima Comunione e che nessun bambino non la faccia», ha detto papa Francesco: «È il primo passo di questa , appartenenza a Gesù Cristo, forte, forte, dopo il Battesimo e la Cresima».
Francesco Rossi per la Redazione Papaboys
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