Papa Francesco incoraggia i deputati del Principato alla “delicata missione” “di lavorare insieme, senza sosta, per il bene comune”. “Possiate sempre avere a cuore – è il suo augurio – la promozione di un futuro per ogni cittadino, nel rispetto fondamentale dei valori che sono la dignità delle persone e di ogni vita umana, come pure nel rispetto delle istituzioni del Principato”.
Papa Francesco ricorda poi che il piccolo Stato con capitale Montecarlo “possiede una lunga e bella tradizione di impegno al servizio dell’ambiente, in particolare con la Fondazione Alberto II di Monaco ”. La nuova sfida è quella “del riscaldamento climatico e delle sue conseguenze che mettono in pericolo” chi vive, spesso in situazione precaria, delle regioni affacciate sul mare del pianeta. E il Principato, anche sul piano umanitario, fa molto “per venire in aiuto a difficoltà di ogni genere, in collaborazione con la Chiesa Cattolica e le altre Confessioni cristiane, oltre che con numerose Ong”.
Il Papa cita il “sussidio pubblico per lo sviluppo” del Principato, che “porta il suo contributo a diverse opere nei Paesi svantaggiati, nei settori essenziali del sostegno alle famiglie, dell’educazione, della salute e dell’aiuto socio-economico”. “Avete anche messo in atto – ricorda ancora Francesco ai membri del Consiglio nazionale monegasco – cinque programmi-pilota che manifestano la vostra generosità e la vostra capacità di intervento di fronte alle nuove sfide”.
Auspico di cuore che, al di là dell’aiuto concreto e necessario che viene portato, ogni iniziativa sia come un lievito di speranza, per generare un atteggiamento di fiducia nel futuro e nell’altro, chiunque sia.
La nostra responsabilità è grande, sottolinea il Pontefice, “specialmente verso i giovani, perché essi trovino in noi degli adulti che diano loro fiducia e incoraggino i loro talenti ” perché sappiano “ impegnarsi insieme al servizio del bene comune del loro Paese e del mondo intero”.
In un tempo di sfiducia crescente e di egoismo, a volte persino di rifiuto, è urgente tessere legami tra le persone e i Paesi, affinché cresca in ognuno il sentimento gioioso della propria responsabilità in quanto abitante del mondo, cittadino e attore del futuro.
Strumenti preziosi in questo senso, ricorda Papa Francesco, sono “il volontariato internazionale per giovani diplomatici e il partenariato con organismi di solidarietà”. E voi monegaschi, prosegue il Papa, potete appoggiarvi “sui valori fondanti del Principato ispirati dal Vangelo e dal suo messaggio d’amore”. Valori che offrono “l’opportunità di radicare e far fruttificare il Vangelo nella propria vita e oltre”, esprimendo la forza unificante della Parola di Dio “e la sua perenne novità al servizio della politica, del dialogo, delle culture, della giustizia e della fraternità”.
Papa Francesco ricorda il suo ultimo discorso al Corpo diplomatico presso la Santa Sede, il 7 gennaio scorso, e la citazione del discorso di San Paolo VI alle Nazioni Unite, nell’ottobre 1965, con l’appello “a pensare in maniera nuova la convivenza dell’umanità”, “le vie della storia e i destini del mondo”, perché “in un’epoca di tanto progresso umano”, è fondamentale “l’appello alla coscienza morale dell’uomo”. Infatti “il pericolo non viene né dal progresso né dalla scienza”, ma “sta nell’uomo, padrone di sempre più potenti strumenti, atti alla rovina e alle più alte conquiste”.
Così dunque, conclude il Pontefice:
per ripensare il nostro destino comune e costruirlo, dobbiamo essere consapevoli della nostra responsabilità e intraprendere la via della pace con sé stessi, della pace con gli altri e della pace col creato. Questa è la politica della pace che vi invito a promuovere, ciascuno di voi e tutti insieme nell’alta missione che vi è affidata.
Foto vaticannews.va
Fonte www.vaticannews.va – Alessandro Di Bussolo/Città del Vaticano
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