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Papa Francesco: con il ‘lievito’ dello Spirito Santo gioiosi anche nelle difficoltà!

Papa Francesco a Santa Marta: Spirito Santo è il lievito dei cristiani per la redenzione

Nella Messa del mattino a Casa Santa Marta, Francesco parla dei cristiani ipocriti, che non accettano il lievito dello Spirito Santo, capace di far crescere “verso l’esterno”

Andare sempre avanti col “lievito dello Spirito Santo”, che conduce a “quell’eredità” lasciata a tutti dal Signore. Questa l’esortazione del Papa nell’omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta. Riflettendo sull’odierno Vangelo di Luca, il Pontefice si sofferma sui due tipi di persone che si riscontrano nel brano e “crescono in modo diverso”, “opposto” tra loro (Ascolta il servizio con la voce del Papa).

Cristo non tollera l’ipocrisia

Gesù parla di lievito “che fa crescere”, ma – dice Francesco – c’è anche un lievito “cattivo” che “rovina”, che fa crescere “verso l’interno”. È quello “dei farisei, dei dottori della Legge di quel tempo, dei sadducei”, cioè “l’ipocrisia”. Si tratta di gente – spiega – chiusa in se stessa, che pensa all’apparire, a fare “finta”, a dare un’elemosina e poi far “suonare la tromba” per farlo sapere. La preoccupazione di queste persone, continua il Papa, “è custodire quello che hanno dentro”, il proprio “egoismo”, la propria “sicurezza”: “quando c’è qualcosa che li mette in difficoltà” come l’uomo aggredito e lasciato “mezzo morto” dai briganti o incontrano “un lebbroso” – aggiunge il Pontefice – “loro guardano da un’altra parte”, secondo le proprie “leggi interne”.

“Questo lievito – dice Gesù – è pericoloso. Guardatevi. È l’ipocrisia”. Gesù non tollera l’ipocrisia: questo apparire bene, con belle forme di educazione pure, ma con cattive abitudini dentro. E Gesù stesso dice: “Dal di fuori voi siete belli, come i sepolcri, ma dentro c’è putrefazione o c’è distruzione, ci sono le macerie”. Questo lievito che fa crescere verso l’interno: è un lievito che fa crescere senza futuro, perché nell’egoismo, nel rivolgere sul se stesso, non c’è futuro, non c’è futuro. Invece, un altro tipo di persona è quella che vediamo con un altro lievito, che è il contrario: che fa crescere verso l’esterno. Anzi, che fa crescere come eredi, per averne una eredità.

La promessa di una felicità molto grande

Francesco ricorda poi come, nella Lettera agli Efesìni, San Paolo spieghi come “in Cristo siamo stati fatti anche eredi, predestinati”. Il riferimento è a persone proiettate “verso l’esterno”.

Delle volte sbagliano, ma si correggono; delle volte cadono, ma si rialzano. Anche delle volte peccano, ma si pentono. Ma sempre verso l’esterno, verso quella eredità, perché è stata promessa. E questa gente è gente gioiosa, perché le è stata promessa una felicità molto grande: che saranno gloria, lode di Dio. E “il lievito – dice Paolo – di questa gente è lo Spirito Santo”, che ci spinge ad essere lode della sua gloria, della gloria di Dio.

Con la gioia nel cuore

Il “sigillo dello Spirito Santo”, che era stato “promesso”, è – evidenzia il Papa citando ancora l’apostolo – “caparra della nostra eredità”, in attesa della “completa redenzione”. Proprio Gesù, sottolinea Francesco, ci vuole “sempre in cammino con il lievito dello Spirito Santo che mai fa crescere verso l’interno, come i dottori della Legge, come gli ipocriti”: lo Spirito Santo infatti “spinge fuori”, “verso l’orizzonte”. Così Gesù vuole “che siano i cristiani”: seppur “con difficoltà, con sofferenze, con problemi, con cadute”, sempre avanti nella speranza “di trovare l’eredità, perché ha il lievito che è caparra, che è lo Spirito Santo”. Ecco quindi le due persone elencate:

Una che, guidata dal proprio egoismo, cresce verso l’interno. Ha un lievito – l’egoismo – che la fa crescere verso l’interno, e soltanto si preoccupa di apparire bene, apparire equilibrato, bene: che non si vedano le cattive abitudini che hanno. Sono gli ipocriti, e Gesù dice: “Guardatevi”. L’altra gente sono i cristiani: dovremmo essere i cristiani, perché anche ci sono cristiani ipocriti, che non accettano il lievito dello Spirito Santo. Per questo Gesù ci ammonisce: “Guardatevi del lievito dei farisei”. Il lievito dei cristiani è lo Spirito Santo, che ci spinge fuori, ci fa crescere, con tutte le difficoltà del cammino, anche con tutti i peccati, ma sempre con la speranza. Lo Spirito Santo è proprio la caparra di quella speranza, di quella lode, di quella gioia. Nel cuore, questa gente che ha lo Spirito Santo come lievito, è gioiosa, anche nei problemi e nelle difficoltà. Gli ipocriti hanno dimenticato cosa significhi essere gioioso.
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Giada Aquilino – Città del Vaticano per Vaticannews.va

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