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Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria ai pellegrini del Cammino Ignaziano

Papa Francesco concede l'indulgenza plenaria ai pellegrini del Cammino IgnazianoPapa Francesco, attraverso due decreti della Penitenzieria Apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recano nei Santuari di Loyola e Manresa, in Spagna, durante la celebrazione del primo Anno giubilare del Cammino ignaziano che inizia oggi, nella memoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù. Il servizio di Sergio Centofanti:

Un Cammino di quasi 700 chilometri
Stiamo per entrare nel Giubileo della Misericordia e Papa Francesco con questa indulgenza invita a mettersi in cammino sulle orme di Sant’Ignazio di Loyola per incontrare Gesù misericordioso. E’ il Cammino inaugurato nel 2012 che ripercorre in quasi 700 chilometri l’itinerario geografico e spirituale del fondatore dei Gesuiti attraverso i paesaggi suggestivi dei Paesi Baschi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna.

Un cammino per decentrarsi
Il cammino cristiano – ha affermato più volte il Papa gesuita – porta a decentrarsi, a uscire da se stessi, dall’amore di sé, per mettere al centro Gesù. E’ un cammino non facile, perché siamo sempre peccatori: “ci sono giornate di buio – dice il Papa – anche giornate di fallimento, anche qualche giornata di caduta”. Si cade, ma non bisogna “avere paura dei fallimenti”. “Nell’arte di camminare quello che importa non è di non cadere, ma non rimanere caduti”: dunque “rialzarsi presto” e “andare avanti con forza e con fiducia nel Signore”, perché con Gesù “tutto si può”.

Papa Francesco concede l'indulgenza plenaria ai pellegrini del Cammino Ignaziano

Camminare nella Chiesa e con la Chiesa
Il Papa invita a “camminare in comunità, con gli amici”. Il cristiano non è una persona isolata: “alla centralità di Cristo corrisponde anche la centralità della Chiesa: sono due fuochi che non si possono separare: io non posso seguire Cristo se non nella Chiesa e con la Chiesa”. Papa Francesco sottolinea l’importanza di un cammino “creativo” per raggiungere le periferie, i lontani, ma sempre all’interno della Chiesa, “con questa appartenenza che ci dà il coraggio di andare avanti” perché “servire Cristo è amare questa Chiesa concreta e servirla con generosità e obbedienza”.

La santa inquietudine
Si tratta di una cammino inquieto, quello di Sant’Ignazio – ricorda il Papa – perché guarda “l’orizzonte che è la gloria di Dio”: lo percorre chi è in continua ricerca di Dio con “un cuore che non si adagia” e non è mai soddisfatto. E’ una “santa e bella inquietudine”.

Camminare con magnanimità
Francesco indica una disposizione per mettersi in marcia: “la magnanimità”. Significa avere un “cuore grande, senza paura” che scommette sui grandi ideali. Ma è un cuore grande anche nelle piccole cose, nelle cose quotidiane. Significa “camminare con Gesù con il cuore attento a quello che Gesù ci dice” tutti i giorni. E’ dunque un cammino di profonda conversione che ci fa domandare: “Metto veramente Cristo al centro della mia vita?”. E’ un cammino fatto da persone deboli, da peccatori, che però desiderano “lasciarsi conquistare da Cristo”.


A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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