Dopo la recita del Regina Caeli, Papa Francesco ha difeso il predecessore san Giovanni Paolo II, la cui figura negli ultimi giorni è stata al centro di accuse infamanti legate al caso Orlandi, mosse sulla base di anonimi “si dice”, senza testimonianze o indizi. Accuse che il Pontefice ha definito “illazioni offensive e infondate”.
Ecco le parole di Francesco, che dopo aver salutato i gruppi della Divina Misericordia presenti in piazza San Pietro ha aggiunto: “Certo di interpretare i sentimenti dei fedeli di tutto il mondo, rivolgo un pensiero grato alla memoria di san Giovanni Paolo II, in questi giorni oggetto di illazioni offensive e infondate”.
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Negli ultimi giorni alcune avventatissime affermazioni – ma sarebbe più esatto subito dire ignobili insinuazioni – proferite dal signor Pietro Orlandi sul conto del Pontefice San Giovanni Paolo II, in connessione all’amara e penosa vicenda della sorella Emanuela, hanno trovato eco sui social e in taluni media anzitutto italiani. Una vicenda dolorosa, sia chiaro, quella della povera Emanuela Orlandi, che tocca il cuore di tutti noi, in profondità.
Continuiamo a pregare per questa famiglia, per il fratello Pietro e per le persone coinvolte, nella speranza che la verità possa essere conosciuta e si trovi ‘pace’ in una delle vicende che ha turbato l’Italia ed il Vaticano negli ultimi 40 anni.
Ma nella ricerca della verità non si può permettere che l’odio, il rancore e la maldicenza venga sparata come bomba atomica senza controllo, contro nessuno.
Attraverso il social network Facebook, arrivano le parole immediate di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Che riportiamo a seguire:
E’ giusto che Papa Francesco abbia difeso Wojtyla dalle accuse fatte attraverso un’audio reso pubblico lo scorso 9 dicembre . Per questo motivo ho deciso di depositare quell’audio al promotore di giustizia Alessandro Diddi , lo scorso 11 Aprile affinche’ convocasse, Marcello Neroni, autore di queste accuse. Certamente non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no. Diddi ha accolto questa mia richiesta , insieme alle altre , promettendo che avrebbe scavato a fondo ogni questione , compresa questa.
Io, tantomeno l’avvocato Sgro’, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere. L’unico nostro intento e’ quello di dare giustizia a mia sorella Emanuela e arrivare alla Verità qualunque essa sia.