Il tempo di Avvento è tempo di doni.
È arrivata a Gerusalemme, venerdì 29 novembre, una particella della reliquia della Sacra Culla di Gesù Bambino donata da Papa Francesco alla Custodia di Terra Santa.
La particella era stata donata da San Sofronio, Patriarca di Gerusalemme, a Papa Teodoro I (642-649) e venne conservata nel cuore di Roma, precisamente nella basilica di Santa Maria Maggiore, dove per anni ed anni è stata venerata da moltissimi fedeli e pellegrini.
Le celebrazioni per l’accoglienza del dono
E’stata fatta una grande festa in onore del dono del Pontefice.
Il 29 novembre stesso, nella cappella intitolata a Nostra Signora della Pace all’interno del complesso di Notre Dame, è stata presieduta la Messa da Leopoldo Girelli, nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina.
Dopo le 17, i frati francescani della Custodia di Terra Santa si sono recati a Notre Dame e, dopo un momento di preghiera, la reliquia è stata portata alla chiesa di San Salvatore, seguita da una lunga processione di fedeli.
E’ seguita, sempre a Gerusalemme, la celebrazione dei Vespri della Festa di Tutti i Santi dell’Ordine Serafico, nonché memoriale del giorno in cui Papa Onorio III confermò la Regola di San Francesco nel 1223.
Sabato 30 novembre, la reliquia è stata poi trasferita a Betlemme, in concomitanza con l’inizio delle celebrazioni del tempo di Avvento, nella Chiesa francescana di Santa Caterina, adiacente alla basilica della Natività.
E’ stata proprio un’ottima scelta, secondo molti pellegrini, quella di donare questa importante reliquia nei giorni di preparazione e di inizio Avvento, sono stati infatti molti i fedeli ed i pellegrini che hanno potuto venerare la culla.
La storia della basilica di “Santa Maria adpraesepem” in Roma
La storia ci ricorda che fu Papa Sisto III, nel 432, a
realizzare all’interno della primitiva basilica di Santa Maria Maggiore una “grotta
della Natività” simile a quella di Betlemme. La Basilica da allora, prese
allora il nome di “Santa Maria adpraesepem”, che in latino significa “mangiatoia”.
Tutto questo portò un’ importante devozione popolare tale da spingere molti
fedeli, di ritorno da pellegrinaggi in Terra Santa, a portare in dono quelli
che vengono ritenuti i preziosi frammenti del legno della celebre mangiatoia
che accolse Gesù Bambino, ancora oggi custoditi in un reliquiario con il nome
di Sacra Culla “Cunabulum”.
Papa Francesco ha ridonato alla Terra di nostro Signore un pezzo del Natale ed insieme a questo un senso della natività, ed un unione a questa, ancora più profonda.
Ci piace ricordare che il senso del Natale lo troviamo racchiuso nel Vangelo di Luca, in un passaggio in cui si trova testimonianza anche della mangiatoia di Gesù Bambino, esattamente quella che oggi anche noi possiamo venerare nel posto in cui si trovò all’origine della nostra salvezza.
LEGGI ANCHE:
Pochi lo sanno: la culla di Gesù Bambino è in Italia. Oggi andiamo a scoprire dove si trova