Categorie: Italiae et Ecclesia

La giornata di Papa Francesco in Calabria a Cassano sullo Ionio

CASSANO SULLO IONIO – È atterrato nelle prime ore della mattina sul piazzale antistante la Casa circondariale “Rosetta Sisca” di Castrovillari l’elicottero che ha condotto Papa Francesco in Calabria, per una visita pastorale che si svilupperà a Cassano all’Jonio e a Sibari, dove si sta concludendo nel pomeriggio con la celebrazione della Messa, durante la quale Francesco con coraggio ha alzato la voce contro la mafia (i mafiosi sono scomunicati, ha ricordato il Papa)  

“La Chiesa – ha detto il Papa dopo aver chiesto di combattere la ‘ndrangheta – che so tanto impegnata nell’educare le coscienze, deve sempre più spendersi perché il bene possa prevalere. Ce lo chiedono i nostri ragazzi. Ce lo domandano i nostri giovani, bisognosi di speranza, Per poter rispondere a queste esigenze, la fede ci può aiutare”.

I giovani anche in Calabria sapranno opporsi “al male, alle ingiustizie, alla violenza con la forza del bene, del vero e del bello”. Lo ha detto il Papa nella omelia della messa che celebra nella Piana di Sibari, dopo aver incoraggiato il progetto Policoro, “un segno concreto di speranza”, ha detto, “per i giovani che vogliono mettersi in gioco e creare possibilità lavorative per sé e per gli altri”. “Voi, cari giovani, – ha raccomandato – non lasciatevi rubare la speranza!”.

Centinaia di persone contenute dalle transenne hanno salutato festosamente il Papa, accompagnato tra gli altri dal vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Nunzio Galantino. Come sempre, Francesco ha ricambiato con calore l’affetto della folla, fermandosi a stringere mani e a dare un bacio ai più piccoli.

Migliaia di persone nonostante il gran caldo, sono presenti nella spianata di Sibari dove Papa Francesco presiederà alle 16 la Messa conclusiva della sua visita (diretta su PAPABOYS 3.0)

LA VISITA AL CARCERE (h.10)

“Mai più violenze sui bambini. Ma più succeda che un piccolo debba subire queste sofferenze”. Lo ha detto Papa Francesco che, in visita pastorale in Calabria, ha incontrato fra i detenuti del carcere di Castrovillari anche il padre e le due nonne di Cocò Campolongo, il bimbo di tre anni ucciso e bruciato assieme al nonno dalla  ‘ndrangheta a Cassano allo Jonio. “Prego continuamente per lui, non disperate”, ha detto ai familiari del piccolo.

Francesco si è poi soffermato sull’importanza del reinserimento sociale e sulla necessità di tenere alta l’attenzione sui diritti dei carcerati: “Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena è essenziale – ha detto il Papa 

davanti ai 180 uomini e donne detenuti nel penitenziario– e l’attenzione in proposito deve rimanere sempre alta”. Ma ciò, ha continuato citando il discorso di Benedetto XVI, “non è sufficiente se non accompagnato da un impegno concreto delle istituzioni in vista di un effettivo reinserimento nella società”. Quando la “finalità” del reinserimento dei detenuti viene trascurata, ha detto ancora il Papa, “l’esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l’individuo e la società”. Ma, ha osservato papa Francesco “il pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano”. “In questo cammino – ha aggiunto – entra anche l’incontro con Dio, la capacità di lasciarci guidare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e perdonare i nostri errori”.  “Il Signore – ha sintetizzato il Pontefice – è un maestro di reinserimento: ci prende per mano e ci riporta nella comunità sociale”.

Il Papa ha concluso augurando che “questo tempo di detenzione non vada perduto, ma possa essere un tempo prezioso, durante il quale chiedere e ottenere da Dio questa grazia”, e con un “incoraggiamento a tutti coloro che operano in questa Casa: ai dirigenti, agli agenti di Polizia carceraria, a tutto il personale”.

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L’INCONTRO CON I SACERDOTI (h.11.30)

Papa Francesco ai sacerdoti: ‘Lavorate con le famiglie e per la famiglia’ 

Le parole del Pontefice, le fotografie dell’incontro con i sacerdoti nella Cattedrale di Cassano allo Ionio

http://www.papaboys.org/papa-francesco-ai-sacerdoti-lavorate-con-le-famiglie-e-per-la-famiglia/

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IL PRANZO CON I POVERI E GLI EX TOSSICODIPENDENTI (h.13.50)

“Forte e’ colui che una volta caduto riesce a rialzarsi”. Cosi’ Papa Francesco si e’ rivolto ai poveri ed agli ex tossicodipendenti ospiti della comunita’ Saman con i quali ha pranzato nel seminario diocesano di Cassano allo Jonio. Il Pontefice si e’ avvicinato ai tavoli e ha salutato e scambiato una parola con tutti. I commensali si sono detti “emozionati e particolarmente toccati dall’esperienza vissuta”. Dopo il pranzo il Papa ha riposato un po’ di raggiungere Sibari per la Messa.

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L’ATTESA PER LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA (h.15)

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LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA (h.16)

Il nostro servizio, la photogallery e le forti parole del Papa contro la mafia e l’andrangheta

http://www.papaboys.org/papa-francesco-in-calabria-i-mafiosi-sono-scomunicati-landrangheta-adora-il-male/

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IL TERRITORIO

Un territorio di 1.300 km quadrati, di cui troppo spesso si parla per fatti gravi di cronaca, come l’agguato mafioso in cui è rimasto ucciso pochi mesi fa il piccolo Cocò, di tre anni; o l’omicidio brutale, poche settimane fa, di padre Lazzaro, impegnato a sostenere extracomunitari in difficoltà. E a questo proposito, sappiamo di un fuori-programma del Papa: una sosta proprio alla parrocchia di San Giuseppe che Padre Lazzaro frequentava.

Seguiremo insieme la giornata su PAPABOYS 3.0 con i servizi della Radio Vaticana e dell’inviata Fausta Speranza ed anche con alcune testimonianze che arriveranno da alcuni nostri giovani direttamente per facebook dalla Calabria.

Dunque, terra di fatti di cronaca, ma anche terra trascurata, invece, quando si tratta di promuovere sviluppo. Terra bella e martoriata dal malaffare, come il vescovo Galantino l’ha definita ai nostri microfoni, chiedendo attenzione: “Chiedere scusa alle tante realtà, alle tante persone povere, alle tante persone in difficoltà, alle tante persone che per un motivo o per un altro vivono veramente questa fatica di portare avanti le loro esistenze. Quindi, da una parte i poveri che molto spesso noi lasciamo per strada e ai quali molto spesso non diamo ascolto; dall’altra, sicuramente i bambini ai quali non sempre assicuriamo un impegno di formazione, un impegno di educazione, di attenzione dovuta. Di sicuro, va chiesto scusa ai giovani per le tante volte in cui, con il nostro modo di fare o di non fare o di far male, non riusciamo a sostenere le loro speranze, i loro progetti”.

Papa Francesco sceglie di accendere i riflettori incontrando gli ultimi, e la diocesi ha risposto con entusiasmo e responsabilità. Il vescovo Galantino ha chiarito che non sono stati chiesti soldi alla politica per l’organizzazione e, ha sottolineato, non sono state riservate prime file ai notabili.

In primo piano, dunque, ci saranno con le parole e i gesti di Francesco, il territorio e la gente, con problemi e potenzialità.

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LE FOTOGRAFIE DELLA GIORNATA DEL PAPA IN CALABRIA

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LE PROSSIME TAPPE DEL PROGRAMMA DI PAPA FRANCESCO IN QUESTA GIORNATA

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Alle 18,00 il Papa ripartirà per Roma, con decollo dalla piazzola attrezzata alle spalle del palco e rientro previsto in vaticano per le 19,30
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