Abbiamo intervistato a tal proposito Fra Emiliano, che ci ha parlato molto del Pontefice e della sua devozione alla Vergine del Silenzio.
In un freddo pomeriggio di dicembre, decidiamo di riscaldare il nostro animo facendo una chiacchierata con Fra Emiliano Antenucci, amico e grande ammiratore del Santo Padre.
Avendo già intervistato precedentemente Fra Emiliano, sappiamo molte cose sulla devozione alla Vergine del Silenzio, ma ne abbiamo approfittato per fargli tante altre domande su Papa Francesco e sulla loro amicizia.
Vi proponiamo una lettura in chiave “chiacchierata amichevole”.
Cosi risponde Fra Emiliano: “Il silenzio è la vera rivoluzione profetica in un mondo pieno di chiacchiere e rumore. Il silenzio è Dio, come per il Profeta Elia, il Signore infatti si trova nella brezza leggera del vento silenzioso.”
Ci spiega cosi la funzione del Silenzio di Dio:
“è quella di ascoltare la voce di Dio in noi, il nostro cuore è infatti il Santuario più importante al mondo”
Continua: “Il silenzio è originante ed originale: ci dà le parole da donare agli altri, infatti grazie a questo possiamo dire parole vere ed autentiche d’amore”.
Trovandosi in un’intervista, Fra Emiliano, ha colto poi l’occasione per provare a dare un altro patrono a quelle categorie di persone che sono esperti di parola: politici e giornalisti.
Cosi prosegue: “La Vergine del silenzio per me dovrebbe essere la patrona dei giornalisti e dei politici perchè parlano troppo; il silenzio è grembo di parola e gli esperti della parola, in un mondo dove le parole escono senza troppo pensarci su, dovrebbero imparare ad ascoltare il silenzio.”
“Le parole” – aggiunge – “come il silenzio, hanno la doppia funzione, ovvero quella salvare o ammazzare la persona, danno vita e speranza o morte. Noi infatti possiamo benedire o maledire”.
“La Vergine del Silenzio è la risposta alla nostra società malata. Ogni persona infatti, ogni giorno, può fare mezz’ora di silenzio e staccare dal mondo per essere online solo con Dio.
La mia trilogia infatti, sui tre mali della Chiesa e della società vuole essere una risposta a questo mondo in cui viviamo.” (fulcro di gossip, pettegolezzi, calunnie), preferita da Papa Francesco e nata proprio da un colloquio personale con lui,
“Non Sparlare degli Altri!
Chi Calunnia Uccide
Invidia: veleno mortale.
Quest’ultimo l’ho scritto insieme ad un amico e bravissimo sacerdote, Don Aldo Bonaiuti, che è stato per 15 anni al fianco di Don Oreste Benzi ed è una persona molto preparata. E’ anche un esorcista ed esperto di sette.
In questi libretti propongo l’ analisi della problematica e i rimedi a questa.”
“Del primo libretto ovvero ‘NON SPARLARE DEGLI ALTRI!’, il Santo Padre ne ha distribuite 8000 copie in tutto il Vaticano, li ha dati a tutti i dipendenti e collaboratori , come a voler far riflettere sulla giusta strada da seguire nel corso della nostre breve vita.
So che li ha mandati anche in un Monastero che conosce lui personalmente, qui in Italia.
Inoltre, so che ha distribuito anche il secondo libretto: CHI CALUNNIA UCCIDE.
Il terzo libretto invece, ‘INVIDIA, VELENO MORTALE’, glielo consegnerò a breve.”
“L’invidia è il non vedere il bene che c’è nell’altro, insomma quando “rosico” per la felicità dell’altro.
Il frutto dell’invidia però è la tristezza, e il suo unico rimedio è solo il ringraziamento per i doni miei e degli altri.
San Francesco propone una lettura bellissima su questo tema dando una visione esistenziale e non moralista: “quando uno è invidioso è ladro di Dio”.
Gesù, sommo bene, ha dato doni ad ognuno di noi e quando io sono invidioso del carisma che ha un mio fratello, sono invidioso di Dio che agisce in lui, sono quindi ladro di Dio!”
“L’ho conosciuto dopo un’udienza: gli ho regalato un mio libro. Ma l’l’avevo conosciuto già prima, quando ha benedetto, in Piazza San Pietro, il quadro della Vergine del Silenzio.
Ricordo che il Pontefice chiuse gli occhi e disse: ‘io questo frate lo devo incontrare’.
Il miracolo avvenne il 22 marzo, quando mi ha ricevuto nel Palazzo Apostolico, dove avvengono gli incontri con i grandi della terra e siamo stati un’ora soli io e lui.
Fu un’esperienza da sogno.
Da quel giorno ci siamo visti e sentiti tante altre volte, è un mio amico, mi chiama spesso. Le cose che non immagineresti mai e che arrivano da sole, sono i doni di Dio”
Conclude Padre Emiliano con la voce emozionata, confessandoci che si è attirato, per questa bella amicizia, molte gelosie.
“Il Santo Padre ha una capacità empatica, sa entrarti dentro come poche persone sanno fare.
E’ un uomo sobrio ed un uomo di preghiera, ma questo suo aspetto i giornali non lo mettono mai in risalto.
Lui è un mistico, un uomo di silenzio, di discernimento e deciso, in fondo – continua – è un Gesuita.
Ha una luce nei suoi occhi che non si mette mai in risalto, è capace di capire le tue gioie e le sofferenze ancor prima che parli.
Se questo Papa incontrasse un ateo, sono certo – dice Padre Emiliano – lo cambierebbe, sarebbe capace di convertirlo con l’amicizia, la relazione e col suo sapere ‘gettare i ponti’.
L’incontro con lui ti cambia la vita. E’ certamente il volto di una Chiesa in uscita”
“Dietro una cornetta traspare la sua umanità, lui quando telefona dice: ‘pronto sono Papa Francesco’ e la prima domanda che fa è: ‘come stai?
Ci sono 4 frasi che ricorrono sempre durante i nostri colloqui al telefono:
E’ un Papa amico che ti porta nel suo cuore e per me – con la voce rotta, dichiara Padre Emiliano – il suo abbraccio ed il suo atteggiamento, sono la gioia più grande della mia vita”
“So che il Santo Padre ha messo la Vergine del Silenzio nel palazzo apostolico e una sulla scrivania della sua camera dove – dice Padre Emiliano – io sono stato.
Ci confessa poi un particolare, continua infatti cosi: “Per questa Vergine il Papa ha scritto di pugno suo una lettera chiedendo un Santuario, un vero culto pubblico.”
“Questa Vergine e la Madonna che Scioglie i Nodi sono le due devozioni del Papa”
“Si, è un Papa mariano e contemplativo, prima di partire per i suoi viaggi e al suo ritorno, va sempre a salutare la madonna ‘Salus populi romani’.”
“Si possono fare solo una volta nella vita.
Io li faccio una volta al mese e durano un weekend. E’ un corso che insegna il silenzio interiore.
Possiamo definire questi corsi come ‘Cristoterapia’ che contiene 3 medicine dell’anima: silenzio, parola ed eucarestia.
Io – afferma – faccio studi sul silenzio da 10 anni, ma quello cristiano è un silenzio specifico in cui incontri Dio, non c’è il vuoto del buddismo, che si sviluppa solo sulle tecniche.
Il silenzio cristiano non è una tecnica come il “Mind fullness’, ma è un’incontro vivo con la persona di Gesù.
Con il silenzio in Cristo, fai l’esperienza di Dio, c’è un processo di incarnazione con Gesù, un unione del silenzio con la Preghiera, la Parola e Gesù.”
Aggiungiamo noi, un silenzio per trovare un unione perfetta nella nostra anima, per ricongiungerci con il Paradiso.
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