CITTA’ DEL VATICANO – Il catastrofico incendio di Valparaíso, in Cile, ha suscitato la paterna vicinanza di Papa Francesco per tutti coloro che sono stati colpiti dalle fiamme che hanno devastato la città portuale. Sedici i morti, 500 i feriti, decine di migliaia i senza tetto. In un telegramma a firma del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, indirizzato al vescovo della città, mons. Gonzalo Duarte García, il Pontefice esprime vicinanza spirituale agli abitanti, offrendo preghiere in suffragio delle vittime di questo grave disastro e condividendo il dolore di quanti hanno perso i loro case ed i loro beni.
Il Cile, in lutto per il tragico incendio del porto di Valparaíso, ha accolto con emozione le parole di conforto del Papa. Il messaggio del Pontefice, che ha espresso la sua vicinanza spirituale e chiesto alle autorità e al popolo di non perdersi d’animo di fronte alle avversità, è stato letto in tutte le chiese e diffuso ripetutamente dai mass-media. Grande mobilitazione della Chiesa cilena per gli aiuti alle vittime: oltre 10 mila gli sfollati. Molte famiglie, nonostante le basse temperature, sono rimaste nei pressi di quello che resta delle loro case. In sessione permanente il Comitato di emergenza, che ha già disposto l’invio dei fondi necessari per i primi aiuti. “Stiamo affrontando l’incendio più grave, mai avvenuto a Valparaíso – ha detto la presidente Michelle Bachelet – e abbiamo lanciato una operazione aerea senza precedenti, con tutti i mezzi a disposizione. Se è necessario chiederemo aiuto anche all’estero”. Il responsabile dell’Ufficio emergenze ha detto che ci vorranno ancora vari giorni per controllare completamente l’incendio. Le autorità stanno investigando le cause del disastro, ma la priorità ora è la costruzione di alloggi provvisori per gli sfollati, la ricerca dei dispersi e il controllo dell’emergenza sanitaria.
Il servizio è di Francesca Ambrogetti per la Radio Vaticana (anche in file audio):