Papa Francesco ha incontrato stamattina nella Sala del Concistoro, in Vaticano, circa 250 membri della Fondazione Giovanni Paolo II. L’occasione è il 35.mo anniversario di attività dell’organismo, finalizzata a sostenere iniziative di carattere educativo, culturale, religioso e caritativo ispirate alla figura di san Giovanni Paolo II, di cui domani si celebra la memoria liturgica.
In un momento per la Fondazione di bilancio del lavoro svolto e, insieme, di programmazione per il futuro di nuove mete e nuovi obiettivi, le parole del Papa sono innanzitutto di incoraggiamento: l’organismo opera ormai in diverse nazioni, soprattutto nell’Europa orientale, e numerosi sono gli studenti che sono stati sostenuti per portare a compimento i loro studi.
“Vi incoraggio a continuare nell’impegno di promozione e sostegno a favore delle giovani generazioni, affinché possano affrontare le sfide della vita sempre animate da sensibilità evangelica e spirito di fede. Formare la gioventù è un investimento per il futuro: ai giovani non sia mai rubata la speranza del domani!”
Francesco ricorda come l’Anno giubilare che si avvia alla conclusione, abbia spronato a riflettere sulla grandezza della Misericordia di Dio, in un tempo in cui, afferma, l’uomo tende a sentirsi autosufficiente, come se fosse emancipato da ogni autorità superiore, credendo che tutto dipenda da lui stesso.
“Come cristiani, invece, siamo consapevoli che tutto è dono di Dio e la vera ricchezza non è il denaro, che anzi può rendere schiavi, ma l’amore di Dio, che ci fa liberi.”
Il pensiero del Papa va poi al suo viaggio in Polonia, lo scorso fine luglio, per la Giornata Mondiale della Gioventù. La terra polacca, dice, ha avuto due grandi figli in santa Faustina Kowalska e san Giovanni Paolo II, entrambi apostoli della Divina Misericordia e auspica che il loro esempio possa ispirare l’impegno generoso della Fondazione. Cita poi un brano dell’Enciclica ‘Dives in misericordia’ dove Giovanni Paolo II scriveva: Gesù ha rivelato come nel mondo è presente l’amore, l’amore che si rivolge all’uomo ed abbraccia tutto ciò che forma la sua umanità.
“Tale amore si fa particolarmente notare nel contatto con la sofferenza, l’ingiustizia, la povertà, a contatto con tutta la condizione umana storica, che in vari modi manifesta la limitatezza e la fragilità dell’uomo, sia fisica che morale”
Di santa Faustina, il Papa ricorda l’esortazione a lei rivolta dal Signore e che affida ai membri della Fondazione: ‘Figlia mia, osserva il mio cuore misericordioso e riproduci nel tuo cuore e nelle tue azioni la sua pietà, in modo che tu stessa, che proclami nel mondo la mia misericordia, ne sia infiammata’.
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Il video servizio a cura del CENTRO TELEVISIVO VATICANO
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Il servizio è di Adriana Masotti per la Radio Vaticana
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