Vocazione della Gendarmeria vaticana è “custodire questo Stato che è al servizio della libertà della Chiesa”, al servizio del Papa “perché possa essere libero”. Lo sottolinea Papa Francesco evidenziando che esempio del custodire è l’Arcangelo che loda Dio. “Voi – ha detto – custodite dal diavolo, dalle tentazioni nell’esterno”. L’Osservatore Romano rileva poi che “riferendosi a presunte minacce terroristiche contro il Vaticano, enfatizzate in questi giorni dai media, il Papa ha messo l’accento sulle mansioni di vigilanza dei gendarmi”. “Voi – ha sostenuto il Pontefice – guardate le porte, le finestre, perché non entri una bomba” ma “ci sono bombe pericolosissime dentro. State attenti, per favore. Perché nella notte di tante vite cattive, il nemico ha seminato la zizzania”. Ogni seme di zizzania è una bomba che distrugge. E di bombe ce ne sono tante anche se “la peggiore bomba che è dentro il Vaticano è la chiacchera”, che minaccia “ogni giorno la vita della Chiesa e la vita dello Stato”, perché “ogni uomo che chiacchera qui dentro – ha aggiunto – semina bombe”, in quanto “uccide la vita degli altri”. E anche se le sue parole corrispondessero a verità, egli non avrebbe comunque “il diritto di dirlo a tutti”, ma solo “a chi ha le responsabilità”. Quindi l’invito rivolto ai gendarmi a essere “sentinelle dei chiacchieroni”. E mentre “tanti laici, tanti sacerdoti, tante suore, tante consacrate, vescovi, seminano il buon grano”, il diavolo “usa anche laici, alcuni preti, consacrati, suore, vescovi, cardinali”, persino “Papi, per seminare la zizzania”. Un pericolo che, dice Papa Francesco, “anche io ho” perché “il diavolo ti mette dentro la voglia”. Il Pontefice ribadisce, dunque, l’invito a “non seminare bombe”. E ai gendarmi chiede di vigilare anche trovando il coraggio di dire: “Per favore signore, per favore signora, per favore padre, per favore suora, per favore eccellenza, per favore eminenza, per favore santità, non chiacchierare, qui non si può!”. Infine il Papa ricorda che i chiacchieroni “commettono iniquità” e che, come avverte il profeta Daniele, saranno condannati “alla vergogna e all’infamia eterna”. E conclude augurando che l’ultima pagina della nostra vita sia: “ha seminato il buon grano” e non “la bomba della zizzania”.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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