Anche in occasione della sua visita a Firenze il Papa non ha dimenticato le periferie e gli ultimi. All’Angelus nella Basilica della Santissima Annunziata Francesco ha rivolto il suo saluto agli ammalati, quindi il trasferimento nel piazzale antistante presso la mensa di San Francesco Poverino per il pranzo con i poveri.
L’Angelus con i malati e i disabili
Francesco non ha voluto rinunciare ad incontrare gli ultimi anche a Firenze. Prima l’affettuoso e commovente saluto ai malati e ai disabili della dell’Opera Diocesana Assistenza riuniti presso la Basilica della Santissima Annunziata per la preghiera dell’Angelus, tra loro anche bambini. Il Papa ha pregato davanti all’immagine della Vergine ai piedi della quale ha lasciato una rosa bianca e due biglietti. Tra i 33 malati anche Giuseppe Giangrande, il carabiniere rimasto gravemente ferito nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi nel 2013.
Un incontro in continuità con San Giovanni Paolo II
Ai presenti il Papa ha assicurato vicinanza spirituale e come di consueto ha chiesto preghiere. 29 anni fa fu San Giovanni Paolo II a compiere lo stesso gesto nello stesso luogo. Lo ricorda bene padre Lamberto Crociani dei Servi di Maria, sacrista della Basilica:
“La gioia è stata grande! Abbiamo visto una profonda continuità tra i due papi: la continuità dello Spirito della Chiesa!”.
Papa Francesco a mensa con i poveri di Firenze (VIDEO) <3E per entrare deve registrarsi! 🙂 Il nostro servizio su…
Posted by Associazione Nazionale Papaboys on Martedì 10 novembre 2015
Il Papa a mensa con i poveri di Firenze
Fuori dalla Basilica per il Papa, accolto da cori e applausi, tante strette di mano e sguardi incrociati nel percorso a piedi che lo ha portato, accompagnato dal cardinale arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, alla Mensa di San Francesco Poverino, gestita dalla Caritas. Qui, tesserino alla mano, si è registrato come tutti gli altri ospiti e, seduto alla stessa tavola con 60 poveri, quelli del secondo turno, ha consumato con loro la ribollita toscana con spezzatino di carne come ogni giorno in piatti di plastica.
La mensa di San Francesco Poverino, luogo di carità e inserimento sociale
Luogo simbolo della carità fiorentina dal 1949, la Mensa di San Francesco Poverino punto di riferimento per i tanti che vi si recano per l’unico pasto che si possono permettere. Nel servizio alla mensa si alternano una cinquantina di volontari che sull’esempio del Buon Samaritano solo nel 2014 hanno accolto 1.079 ospiti di 59 nazionalità diverse per un totale di circa 44.000 i pasti distribuiti. Ma la mensa non è solo assistenzialismo spiega sempre padre Crociani:
“La Caritas sta svolgendo un lavoro di assistenza e inserimento di queste realtà extracomunitarie o povere”.
I poveri: il Papa è uno di noi
Hanno visto nel Papa il loro portavoce i tanti poveri presenti all’incontro. Ascoltiamo uno di loro, sempre al microfono di Alessandro Gisotti:
“Dobbiamo essere contenti, fieri di avere un Papa come questo, perché sta dicendo cose che veramente sente! Non le dice tanto per dire!”.
Il servizio è di Paolo Ondarza e Alessandro Gisotti per la Radio Vaticana
La potente orazione a San Giuseppe dormiente Anche Papa Francesco è molto devoto a San Giuseppe dormiente... Il Santo Padre…
Ogni Giorno Una Lode a Maria, 4 novembre 2024. Madonnina del Grappa, prega per noi Tu, o Madre dolce e…
Oggi la Chiesa ricorda San Carlo Borromeo: vescovo Carlo Borromeo, universalmente noto come San Carlo, è stato un cardinale e…
Oggi ricordiamo la figura di Beata Teresa Manganiello Teresa Manganiello è stata una terziaria francescana e considerata un personaggio chiave…
Papa Francesco ha ricordato, durante l’Angelus in Piazza San Pietro, che l’amore verso Dio e verso il prossimo rappresenta il…
Oggi ricordiamo Santa Silvia: madre di Gregorio Magno Silvia era una nobile donna romana, moglie del senatore Gordiano e madre…
Guarda i commenti
vorrei scrivere tante cose ma non riesco, una cosa la voglio dire
Papa Francesco Grazie di esistere
Sei arrivato da tanto lontano Papa Francesco per pregare insieme a noi il vangelo ,noi tutti preghiamo per te, che il tuo papato duri una eternità Marygiò