In un’inedita intervista realizzata in occasione del suo primo anniversario come pontefice, Papa Francesco ha rifiutato l’opinione secondo la quale i sacerdoti che lavorano con i poveri nelle “villas de miseria” (sobborghi della miseria) appartengano ad una chiesa di sinistra e “progressista”. “Il lavoro dei sacerdoti nelle villas di Buenos Aires non è ideologico, è apostolico, e per questo fa parte della stessa chiesa. Quelli che pensano che sia un’altra chiesa non comprendono fino in fondo il lavoro nella villa. La cosa importante è il lavoro”, ha detto Francesco. Il pontefice ha concesso l’intervista alla radio comunitaria FM Bajo Flores, che trasmette dalla Villa 1-11-14, un quartiere di fronte allo stadio del San Lorenzo. Prima di essere eletto Papa, l’allora Jorge Mario Bergoglio, cardinale di Buenos Aires, nominò molti prelati destinati a lavorare nei quartieri più poveri della capitale dell’Argentina. “Francesco è un Papa “villero” (della villa) , non è un cliché. Lui era veramente molto impegnato nella villa prima di essere eletto Papa”, ha detto Eduardo Nájera ad Associated Press prima della cerimonia. Nájera è il direttore della radio che ha intervistato Francesco 15 giorni fa nella sua residenza di Santa Marta in Vaticano, nella prima intervista concessa ad un media argentino, la quale è stata proiettata su un maxi schermo in un centro comunitario della villa.
È stato interpellato riguardo ai sacerdoti legati al Movimento di Sacerdoti per il Terzo Mondo, come padre Carlos Mujica, tacciato come “comunista” e “sovversivo”, che però rifiutò la lotta armata. Fu assassinato nel 1974, senza che il fatto venisse chiarito. “Non erano comunisti. Erano grandi sacerdoti che lottavano per la vita”, ha puntualizzato il Papa nell’intervista. “Hanno provato a portare la parola di Dio agli emarginati. Sono sacerdoti che ascoltano il popolo di Dio e lottano per la giustizia”, ha sottolineato. L’intervista è stata accolta calorosamente da più di un centinaio di residenze della villa, dove Bergoglio molte volte arrivava da solo, senza scorta. Augustina Mendoza, che ha vissuto quasi la metà dei suoi 63 anni nella villa, ha detto che Bergoglio ha bevuto il mate con lei nella sua casa: “Io so che lui si ricorda della mia zuppa paraguayana. Mi ha colpito la sua semplicità”, ha spiegato Mendoza. “Era molto serio, e non rideva, invece ora ha un un buon rapporto con tutti. Francesco supera ogni aspettativa perché ha empatia con i giovani, con i bambini e con gli anziani”. Giovedì ha celebrato il suo primo anniversario con un semplice tweet simile: “Per favore pregate per me”. Gli argentini hanno chiesto per quale motivo chiede sempre che si preghi per lui. “Perché ne ho bisogno. Quello di cui ho più bisogno è che il popolo di Dio mi sostenga” ha detto il Pontefice. *
* La fonte dell’articolo è tratta dal sito: Aleteia.org. I giornalisti di AP Nicole Winfield e Michael Warren hanno contribuito a questa nota.