“I Santi sono perle preziose; sono sempre vivi e attuali, non perdono mai valore, perché rappresentano un affasciante commento del Vangelo”, conclude il Papa. “La loro vita è come un catechismo per immagini, l’illustrazione della Buona Notizia che Gesù ha portato all’umanità: che Dio è nostro Padre e ama tutti con amore immenso e tenerezza infinita”.
Il loro esempio illumini le menti delle donne e degli uomini del nostro tempo, ravvivando la fede, animando la speranza e accendendo la carità, affinché ciascuno si senta attratto dalla bellezza del Vangelo e nessuno si smarrisca nelle nebbie del non senso e della disperazione.
Cita grandi santi come Giovanni Paolo II, Carlo Acutis e San Francesco, però concentra l’attenzione soprattutto sui ‘piccoli’ santi, quelli “della porta accanto”, quella gente, in fin dei conti, normale che appartiene “al popolo fedele di Dio” e che è inserita “nella quotidianità fatta di famiglia, studio, lavoro, vita sociale, economica e politica”. Sono loro modelli e testimoni di quella santità che è soprattutto “esperienza dell’amore di Dio”.
Francesco riceve in Sala Clementina i partecipanti al convegno che si è svolto dal 3 ottobre ad oggi all’Augustinianum, La Santità oggi. Un importante evento, organizzato dal Dicastero delle Cause dei Santi, che ha messo a confronto esperti, studiosi, postulatori, per analizzare la definizione attuale di virtù eroiche e la fama di santità in epoca digitale.