Un cuore aperto è fiducioso verso il Signore. Gesù vuole donarci la verità, e la verità di Gesù è sempre gratuita.
Gesù si rivolge agli affaticati ed agli oppressi e mette se stesso fra loro. Sono le parole con le quali Papa Francesco ha introdotto l’Angelus di questa domenica in piazza San Pietro.
Gesù non è un modello per i rassegnati – ha poi ricordato il Papa – è un modello per i poveri in Spirito e per tutti i beati del Vangelo che compiono la volontà di Dio e testimoniano il suo Regno.
“E io vi darò ristoro”
Cristo, ribadisce il Pontefice, è il modello dei “poveri in spirito” e di tutti gli altri “beati” del Vangelo, che compiono la volontà di Dio e testimoniano il suo Regno. Il “ristoro” che Gesù offre agli affaticati e oppressi, chiarisce Papa Francesco, “non è un sollievo soltanto psicologico o un’elemosina elargita, ma la gioia dei poveri di essere evangelizzati e costruttori della nuova umanità”.
È un messaggio per tutti gli uomini di buona volontà, che Gesù rivolge ancora oggi in un mondo che esalta chi si fa ricco e potente, non importa con quali mezzi, e a volte calpesta la persona umana e la sua dignità. Ed è un messaggio per la Chiesa, chiamata a vivere le opere di misericordia e a evangelizzare i poveri.
Misteri nascosti ai superbi e rivelati agli umili
Il Papa si rivolge infine a Maria, perché “implori da Dio per noi la sapienza del cuore, affinché sappiamo discernere i suoi segni nella nostra vita ed essere partecipi di quei misteri che, nascosti ai superbi, vengono rivelati agli umili”. E dopo la preghiera mariana, Francesco, nel salutare i pellegrini polacchi, benedice “il grande pellegrinaggio della famiglia di Radio Maria al Santuario di Częstochowa”, che avrà luogo sabato prossimo, nel centenario della nascita di san Giovanni Paolo II, con il motto “Tutto ho affidato a Maria”.
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