La lettera di Papa Francesco al Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei ci invita a riscoprire la profondità e la bellezza del Rosario, specialmente in un tempo di grande bisogno di pace e solidarietà.
L’anniversario dei 150 anni dall’arrivo del quadro della Madonna a Pompei è un’occasione speciale per riflettere sulla storia e sul significato di questa antica preghiera mariana.
Il Rosario, come lo conosciamo oggi, ha radici antiche che risalgono al Medioevo. La tradizione vuole che sia stato San Domenico a diffondere la pratica del Rosario nel XIII secolo, come mezzo per combattere l’eresia albigese, ispirato da una visione della Vergine Maria. Tuttavia, la forma attuale del Rosario, con i misteri della vita di Cristo e di Maria, si è sviluppata gradualmente, trovando una formulazione più definita nel XV secolo grazie ai domenicani.
Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, è una figura chiave nella diffusione moderna del Rosario. Dopo un periodo di smarrimento e di contatti con lo spiritismo, Longo si convertì e divenne un ardente apostolo del Rosario, credendo fermamente che questa preghiera fosse un potente strumento di salvezza e di pace. In un momento di grande desolazione interiore, egli racconta di aver udito una voce interiore: “Se cerchi salvezza, propaga il Rosario.” Da allora, Bartolo Longo dedicò la sua vita a diffondere questa devozione, compiendo numerose opere di carità, in particolare per gli orfani e gli emarginati, e fondando il santuario mariano a Pompei.
Papa Francesco, nella sua lettera, richiama anche il lungo cammino di sostegno e di approfondimento della devozione al Rosario da parte dei pontefici, specialmente da Leone XIII, il quale dedicò numerose encicliche a questa preghiera, fino a San Giovanni Paolo II che, nel 2002, con la sua lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, introdusse i Misteri Luminosi. San Giovanni Paolo II era profondamente devoto al Rosario, vedendo in esso una via per contemplare Cristo con lo sguardo di Maria.
Curiosamente, il Rosario è stato spesso usato come preghiera per la pace. Durante le grandi guerre del XX secolo, vari papi incoraggiarono il mondo a recitarlo per ottenere la pace. Un esempio significativo fu la campagna di preghiera del Rosario promossa a Fatima dalla Madonna, che apparve ai pastorelli nel 1917, chiedendo loro di pregare il Rosario per la fine della guerra.
Infine, il Rosario è una preghiera che si rinnova anche oggi, come sottolinea Papa Francesco, invitando specialmente i giovani a scoprire questa “catena dolce” che ci unisce a Dio e a considerarla non come una ripetizione sterile, ma come un atto d’amore e un abbraccio verso gli ultimi.
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