Come l’anno scorso anche il prossimo 8 agosto Francesco dialogherà in diretta tramite le onde di una radio parrocchiale
Papa Francesco, sabato 8 agosto, rinnoverà il suo “appuntamento radiofonico” con la radio emittente della parrocchia della Vergine del Carmine nella città argentina di Campo Gallo y Huachaca, appartenente alla provincia di Santiago del Estero (Argentina). L’anno scorso, sempre l’8 agosto, il Papa mantenne un ampio colloquio con due interlocutori: padre Joaquín Giangreco, parroco, e padre José Liébana.
La notizia è stata confermata dallo stesso parroco durante la messa domenicale, la settimana scorsa, che poi ha voluto anche ricordare che il progetto della radio si è potuto realizzare grazie all’aiuto e al sostegno dell’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio. Il Papa ha sempre mantenuto un contatto diretto con questa comunità parrocchiale, ha sottolineato il sacerdote. “Quando la Chiesa è tranquilla smette di essere Chiesa e diventa un’associazione civile. Alla Chiesa che non cammina succede come all’acqua stagnante, che poi si corrompe”, aveva detto Papa Francesco intervenendo per la prima volta, in collegamento telefonico, l’8 agosto 2014. Il Santo Padre aveva salutato i sacerdoti dicendo loro: “Vi porto nel mio cuore. Il lavoro che state facendo mi rende felice. Vi saluto e vi benedico”.
La città di Campo Gallo y Huachaca, con i suoi oltre 6mila abitanti, fa parte della provincia di Santiago del Estero, capoluogo del Dipartimento di Alberdi, situata nella parte nordorientale del territorio, a 242 km dal capoluogo provinciale. In passato si è chiamata Hipólito Yrigoyen in onore di un ex presidente dell’Argentina. Invece, Santiago del Estero è una città dell’Argentina settentrionale, capitale dell’omonima provincia. Ha una popolazione di circa 245.000 abitanti. Santiago del Estero è la più antica città fondata dai coloni spagnoli in Argentina ancora esistente in quanto tale. La città è sede dell’”Università Nazionale di Santiago del Estero”, fondata nel 1973, e della “Università Cattolica”, fondata nel 1960. La città e la regione circostante sono abitate da circa 100.000 persone che parlano il locale dialetto, il Quechua: si tratta dell’avamposto più meridionale dell’antica lingua Inca, una delle poche lingue indigene che sopravvivono.
di Luis Badilla per Terre D’America
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