Con la prima tappa in Ecuador è iniziato il viaggio in America Latina di Papa Francesco che nei prossimi giorni lo vedrà in Bolivia e Paraguay. L’aereo dell’Alitalia è atterrato all’aeroporto di Quito alle 14.45 ora locale (le 21.45 in Italia). Sceso dalla scaletta, il caloroso abbraccio con il Presidente dell’Ecuador Rafael Correa accompagnato dalla consorte. Nel suo primo discorso in America Latina Papa Francesco ha invitato al dialogo e alla partecipazione senza esclusioni. Il servizio di Giada Aquilino per la Radio Vaticana:
Col Vangelo, affrontiamo sfide attuali: dialogo e partecipazione senza esclusioni
Le “chiavi” per affrontare le sfide di oggi sono nel Vangelo. Al suo arrivo a Quito, in quella che ha definito la “bella terra dell’Ecuador”, Papa Francesco si è presentato “come testimone della misericordia di Dio e della fede in Gesù Cristo”. Salutando il presidente della Repubblica Rafael Correa, le istituzioni, la Chiesa locale e i fedeli che lo hanno accolto aprendogli – ha affermato – “le porte del loro cuore, della loro famiglia e della loro Patria”, il Pontefice ha detto di essere già stato in Ecuador “per motivi pastorali” e ha voluto ricordare la fede che “per secoli ha plasmato l’identità” della popolazione locale. Quindi un tributo alle “figure luminose” di quella terra che, “praticando la misericordia”, hanno contribuito “a migliorare la società ecuadoriana del loro tempo”: santa Marianna di Gesù, san Michele Febres, santa Narcisa di Gesù e Mercedes di Gesù Molina, beatificata a Guayaquil trent’anni fa durante la visita di san Giovanni Paolo II:
“En el presente, también nosotros podemos encontrar en el Evangelio…
Oggi, anche noi possiamo trovare nel Vangelo le chiavi che ci permettono di affrontare le sfide attuali, apprezzando le differenze, promuovendo il dialogo e la partecipazione senza esclusioni, affinché i passi avanti in progresso e sviluppo che si stanno ottenendo garantiscano un futuro migliore per tutti, riservando una speciale attenzione ai nostri fratelli più fragili e alle minoranze più vulnerabili”.
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Solo Gesù brilla di luce propria
In questa missione, Francesco ha assicurato costantemente l’impegno e la collaborazione della Chiesa. Poi, ha confidato di cominciare “con attese e con speranza” la settimana che lo attende in America Latina, osservando che “il punto più vicino allo spazio esterno del mondo” si trova proprio in Ecuador: è la cima del Chimborazo, nelle Ande, che è “il punto più vicino al sole, alla luna e alle stelle”, ha aggiunto:
“Nosotros, los cristianos, identificamos a Jesucristo con el sol…
Noi cristiani paragoniamo Gesù Cristo con il sole, e la luna con la Chiesa e la luna non ha luce propria e se la luna si nasconde dal sole diventa buia. Il sole è Gesù Cristo, e se la Chiesa si allontana o si nasconde da Gesù Cristo diventa oscura e non dà testimonianza. Che in queste giornate si renda più evidente a tutti noi la vicinanza del ‘sole che sorge dall’alto’ e che siamo riflesso della sua luce, del suo amore”.
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Difesa dei più deboli e fiducia nei giovani
“Dalla cima del Chimborazo, fino alla costa del Pacifico, dalla selva amazzonica fino alle isole Galapagos”, l’abbraccio e la benedizione all’intero Ecuador:
“Nunca pierdan la capacidad de dar gracias a Dios…
Non perdete mai la capacità di rendere grazie a Dio per quello che ha fatto e fa per voi; la capacità di difendere il piccolo e il semplice, di aver cura dei vostri bambini e anziani, di avere fiducia nella gioventù, e di provare meraviglia per la nobiltà della vostra gente e la bellezza singolare del vostro Paese”.
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Il programma della visita a Quito e Guayaquil
Dopo la cerimonia di benvenuto, il Papa si è diretto tra due ali di folla festante, alla Nunziatura apostolica di Quito per la cena ed il pernottamento. Domani si trasferirà da Quito a Guayaquil dove visiterà il santuario della Divina Misericordia, celebrerà la Messa al Parque de los Samanes e si trasferità al Collegio Javier dei Gesuiti per il pranzo. Nel pomeriggio tornerà a Quito per la visita di cortesia al Presidente della Repubblica Rafael Correa e come ultimo atto della giornata, la visita alla cattedrale di Quito.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana / livetwitting di Alessandro Ginotta
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