Papa Francesco è in volo per il suo 12.mo viaggio apostolico internazionale. Prima tappa Cuba per lo storico incontro con il Patriarca ortodosso russo Kirill all’aeroporto dell’Avana. In seguito il Pontefice proseguirà per il Messico dove rimarrà fino al 17 febbraio. In aereo Francesco ha salutato i giornalisti del volo papale sottolineando il desiderio d’incontro con il Patriarca Kirill ed il popolo messicano. Confermato che nel 2017 sarà in Colombia per la firma degli accordi di pace tra governo e i ribelli delle Farc.
In un clima gioviale e in cui la decana dei vaticanisti la giornalista messicana Valentina Alazraki ha regalato al Papa un sombrero per proteggerlo dal sole e farlo sentire più messicano, Francesco ha ribadito il desiderio per questo viaggio “impegnativo”, ma fortemente voluto, come ha detto più volte:
“E’ un viaggio impegnativo, troppo serrato, ma tanto voluto: tanto voluto dal mio fratello Cirillo, da me e anche dai messicani”.
A Cuba, all’aeroporto dell’Avana ci sarà lo storico incontro di circa due ore e con il Patriarca ortodosso russo Kirill, poi si attende una dichiarazione comune. Guardando al Messico e riferendosi al mantello, la “tilma” dove è raffigurata, non dipinta da mano umana, la Madonna di Guadalupe, il Papa ha condiviso il desiderio del cuore:
“La mia voglia più intima è fermarmi davanti alla Madonna di Guadalupe, quel mistero che si studia, si studia, si studia e non ci sono spiegazioni umane. E questo è quello che fa dire ai messicani “Io sono ateo, ma sono guadalupano”. Alcuni messicani, non tutti sono atei”.
Il Papa ha poi scherzato con la decana dei vaticanisti raccontando che proprio lei mercoledì scorso gli ha portato dei film di Cantinflas, nome d’arte di un noto comico messicano:
“La vostra decana messicana mi aspettava come per farmi entrare nel tunnel del tempo con tutti i film di Cantinflas. E così sono entrato in Messico per la porta di Cantinflas, che fa ridere bene”.
Ancora in un clima gioioso il saluto e la gratitudine per l’ultimo viaggio compiuto dal dott. Alberto Gasbarri in qualità di organizzatore dei viaggi pontifici, sostituito, dalla prossima volta, da mons. Mauricio Rueda:
“Questo è l’ultimo viaggio nel quale ci accompagna il dott. Gasbarri. Da 47 anni lui lavora in Vaticano. E’ entrato a 3 anni, 4 anni a lavorare! E’ da 37 anni che fa i viaggi. Ma lo dico perché possiamo, durante questi giorni, esprimergli la nostra gratitudine”.
Conversando poi con un giornalista colombiano, il Papa ha confermato che il prossimo anno, nel 2017, sarà in Colombia per la firma degli accordi di pace tra il governo e i ribelli delle Farc.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Massimiliano Menichetti)
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