CITTA’ DEL VATICANO – Papa Francesco mantiene la promessa fatta nell’aprile scorso e visiterà tra pochi giorni il Centro Astalli, la struttura di accoglienza per i rifugiati operante da anni nel centro di Roma, a due passi da Piazza Venezia. La visita, che viene data per ora come “molto probabile”, dovrebbe avvenire nel pomeriggio di martedì 10 settembre e sarà in forma privata. È la stessa forma scelta per la recente visita a Lampedusa, escludendo cioè tutte le partecipazioni e i protocolli previsti per le visite ufficiali.La prossima settimana dovrebbero tenersi gli incontri per definire gli aspetti organizzativi tra il Vaticano e i responsabili del centro gestito dai gesuiti. E’ molto probabile comunque che, nello stile che lo contraddistingue, papa Francesco si intratterrà personalmente con gli immigrati che frequentano la mensa e le altre strutture di Astalli e che qui trovano spesso la prima e unica alternativa alla strada dopo l’arrivo nella capitale.
Lo scorso aprile – scrive l’agenzia Redattore Sociale – era stato lo stesso presidente del Centro Astalli, padre Giovanni La Manna a scrivere al papa per invitarlo e Bergoglio gli aveva telefonato dopo pochi giorni per dirgli che accettava.
L’Associazione Centro Astalli (sede italiana del Jesuit Refugee Service) ha iniziato la sua attività nel 1981, dopo la fondazione del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati ad opera di P. Pedro Arrupe, allora Superiore generale dei Gesuiti. Accompagnare, servire, difendere i diritti dei rifugiati e degli sfollati di tutto il mondo: questa è la missione che il Centro Astalli ha scelto di portare avanti nella realtà italiana.
In totale, considerando nell’insieme le sue differenti sedi territoriali(Roma, Vicenza, Trento, Catania e Palermo), il Centro Astalli ha visto accedere ai propri servizi, nello scorso anno, circa 34.300 pesone, di cui quasi 21.000 nella sola sede di Roma. Rispetto ai primi anni di attività, il Centro Astalli ha ampliato e diversificato la propria offerta, che si è andata strutturando in servizi di prima accoglienza (per chi è arrivato da poco in Italia), servizi di seconda accoglienza (per facilitare l’accesso al mondo del lavoro e accompagnare le persone nel loro percorso di inserimento nella società italiana) e attività culturali, in collaborazione con la Fondazione Centro Astalli.
L’Associazione fa parte della Consulta Nazionale per l’Immigrazionepromossa dal Ministero per le Solidarietà Sociali e del Consiglio territoriale per l’immigrazione istituito presso la Prefettura di Roma. Partecipa attivamente alTavolo asilo nazionale, luogo di coordinamento dei principali enti impegnati nella tutela di richiedenti asilo e rifugiati.
Il Centro Astalli è, inoltre, presente in diversi tavoli di coordinamento per i vari settori in cui lavora, quali quello sanitario, le mense, i centri di accoglienza notturna.
Da luglio 2009, è Centro di esame accreditato dall’Università per Stranieri di Perugia per la somministrazione degli esami CELI di certificazione dellaconoscenza dell’italiano L2.