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Papa Francesco: la corruzione è una grave piaga sociale!

“Tutte le attività umane, anche d’impresa, possono essere un esercizio di Misericordia”. Così il Papa nel suo discorso a circa 500 partecipanti alla Conferenza – in corso oggi e domani in Vaticano – sul tema “I leader d’impresa, agenti di inclusione economica e sociale”, promossa dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e dall’Unione internazionale degli imprenditori cristiani (Uniapac), presente in una quarantina di Paesi.

Papa Francesco saluta José Maria Simone, presidente dell'Unione internazionale degli imprenditori cristiani (Uniapac)
Papa Francesco saluta José Maria Simone, presidente dell’Unione internazionale degli imprenditori cristiani (Uniapac)

Questo vostro incontro arriva – ha premesso il Papa – a conclusione del Giubileo straordinario della Misericordia, con l’intento nobile di riflettere sul ruolo degli imprenditori cristiani per realizzare un’economia inclusiva, tenendo conto che “le attività d’impresa – ha osservato Francesco – assumono costantemente molti rischi”.

“Deseo reflexionar hoy con ustedes sobre tres riesgos…
“Desidero riflettere oggi con voi su tre rischi: tra questi quelli che fanno la differenza sono il rischio di non usare bene il denaro, il rischio della disonestà e il rischio della non fraternità”.

“Las empresas no deben existir para ganar dinero…
“Le imprese – ha chiarito il Papa – non debbono esistere per guadagnare soldi, sebbene il denaro serva per misurare le loro prestazioni. Le imprese esistono per servire”. “Il denaro – ha spiegato – non ha un valore neutro, ma acquista il valore secondo le finalità e le modalità con cui lo si usa”.

“Cuando se afirma la neutralidad….
“Quando si afferma la neutralità del denaro si sta cadendo in suo potere”. “Per questo è urgente – ha raccomandato Francesco – recuperare il sentire sociale delle attività finanziarie e bancarie, con la migliore intelligenza e inventiva dei leader d’impresa”, per sostenere le famiglie, i poveri, e tutte le attività primarie per il benessere delle società. Da qui anche la sfida di non trasformare il finanziamento dei Paesi poveri in attività di usura. Secondo rischio è “la corruzione”:

“La corrupción es la peor plaga social…
“E’ la peggiore piaga sociale. E’ la menzogna per cercare un guadagno personale o del proprio gruppo sotto le apparenze di un servizio alla società”.

“La corrupción es un fraude a la democracia…
“La corruzione è una frode alla democrazia e apre le porte agli altri mali come la droga, la prostituzione e la tratta delle persone, la schiavitù, il commercio di organi il traffico di armi”.

Il terzo rischio è quello di ignorare che l’impresa è una comunità di lavoro, in cui tutti meritano rispetto e apprezzamanto fraterno da parte dei superiori, colleghi e sottoposti.

Il Papa ha infine ricordato a tutti gli impreditori che gran parte di loro appartengono a famiglie emigrate, quasi sempre povere, che hanno potuto progredire grazie a società che le hanno accolte, a volte anch’esse povere ma disposte a condivire il poco che avevano.

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Il servizio è di Roberta Gisotti per la Radio Vaticana

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