Papa Francesco ha incontrato stamattina, nella Sala Clementina in Vaticano, un gruppo di 130 Suore Ospedaliere della Misericordia con la loro Superiora generale Madre Paola Iacovone. “Voi siete un segno concreto di come si esprime la misericordia del Padre” ha detto Francesco accogliendole e ha raccomandato loro di non arrendersi di fronte alle difficoltà rappresentate da una certa cultura laicista.
La Parola del Signore può cambiare la vita di chi diventa suo discepolo, esordisce il Papa rivolgendosi alle religiose, ne è prova anche la vita della Serva di Dio Teresa Orsini Doria Pamphili Landi, la nobildonna romana fondatrice delle Suore Ospedaliere della Misericordia che si lasciò guidare dalle parole di Gesù: ero ammalato e mi avete assistito:
“Davanti alla debolezza della malattia non possono esistere distinzioni di stato sociale, razza, lingua e cultura; tutti diventiamo deboli e dobbiamo affidarci agli altri”.
La Chiesa, dice il Papa, sente come suo impegno e sua responsabilità la vicinanza a quanti soffrono, e voi dedicate la vostra vita soprattutto al servizio di fratelli e di sorelle che sono ricoverati negli ospedali.
“E per fare questo non c’è bisogno di lunghi discorsi: una carezza, un bacio, uno stare accanto in silenzio, un sorriso”.
Non arrendetevi mai, raccomanda Francesco, in questo servizio così prezioso, nonostante tutte le difficoltà che potete incontrare:
“Talvolta, ai nostri giorni, una cultura laicista mira a togliere anche dagli ospedali ogni riferimento religioso, a partire dalla presenza stessa delle Suore. Quando questo avviene, però, si accompagna non di rado a dolorose carenze di umanità, davvero stridenti nei luoghi di sofferenza. Non stancatevi di essere amiche, sorelle e madri degli ammalati… “
In ogni persona che giace sul letto di un ospedale, continua Francesco, è presente Gesù ed è Lui che chiede aiuto a ciascuna di voi. “E’ Gesù. Alle volte uno può pensare: ‘Ma alcuni ammalati danno fastidio’. Ma anche noi diamo fastidio al Signore, e ci sopporta e ci accompagna! La vicinanza a Gesù e ai più deboli sia la vostra forza”.
Di fronte al moltiplicarsi di persone senza famiglia, senza casa, senza patria e bisognose di accoglienza, conclude il Papa, risulta quanto mai attuale il quarto voto (quello dell’Ospitalità verso chiunque sia nel bisogno, ndr), che vi caratterizza come famiglia religiosa.
Al termine del discorso, secondo il desiderio espresso in precedenza dalla Superiora Madre Iacovone, Papa Francesco insieme a tutte le religiose ha pronunciato una preghiera di riconsacrazione dell’Istituto delle Suore Ospedaliere della Misericordia alla Santa Madre della Misericordia.
.
Il video servizio a cura del Centro Televisivo Vaticano
.
.
di Adriana Masotti perla Radio Vaticana
Sacro Cuore di Gesù insegnaci ad Amare come Tu ami! Preghiera del mattino, 5 Novembre 2024. PREGHIERA DEL MATTINO Signore,…
La potente orazione a San Giuseppe dormiente Anche Papa Francesco è molto devoto a San Giuseppe dormiente... Il Santo Padre…
Ogni Giorno Una Lode a Maria, 4 novembre 2024. Madonnina del Grappa, prega per noi Tu, o Madre dolce e…
Oggi la Chiesa ricorda San Carlo Borromeo: vescovo Carlo Borromeo, universalmente noto come San Carlo, è stato un cardinale e…
Oggi ricordiamo la figura di Beata Teresa Manganiello Teresa Manganiello è stata una terziaria francescana e considerata un personaggio chiave…
Papa Francesco ha ricordato, durante l’Angelus in Piazza San Pietro, che l’amore verso Dio e verso il prossimo rappresenta il…