Categorie: Sancta Sedes

Papa Francesco: ‘La misericordia del Signore rende l’uomo prezioso!’

“La misericordia non può rimanere indifferente davanti alla sofferenza degli oppressi, al grido di chi è sottoposto a violenza, ridotto in schiavitù, condannato a morte. Dio invece «non è indifferente», non distoglie mai lo sguardo dal dolore umano.” Queste le parole di Papa Francesco nell’udienza generale di questo mercoledì in piazza San Pietro. Il Papa ha invitato anche noi a compiere durante questo anno gesti di misericordia, ricordando che è proprio la misericordia del Signore a rendere l’uomo prezioso!

 

Le parole pronunciate da Papa Francesco

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nella Sacra Scrittura, la misericordia di Dio è presente lungo tutta la storia del popolo d’Israele. Con la sua misericordia, il Signore accompagna il cammino dei Patriarchi, dona loro dei figli malgrado la condizione di sterilità, li conduce per sentieri di grazia e di riconciliazione, come dimostra la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli (cfr Gen 37-50). (…) Ma, come sappiamo, in Egitto la vita per il popolo si fa dura. Ed è proprio quando gli Israeliti stanno per soccombere, che il Signore interviene e opera la salvezza.

Si legge nel Libro dell’Esodo: «Dopo molto tempo il re d’Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Dio ascoltò il loro lamento, Dio si ricordò della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe. Dio guardò la condizione degli Israeliti, Dio se ne prese cura» (2,23-25). La misericordia non può rimanere indifferente davanti alla sofferenza degli oppressi, al grido di chi è sottoposto a violenza, ridotto in schiavitù, condannato a morte. E’ una dolorosa realtà che affligge ogni epoca, compresa la nostra, e che fa sentire spesso impotenti, tentati di indurire il cuore e pensare ad altro. Dio invece «non è indifferente» (Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2016, 1), non distoglie mai lo sguardo dal dolore umano. Il Dio di misericordia risponde e si prende cura dei poveri, di coloro che gridano la loro disperazione. Dio ascolta e interviene per salvare, suscitando uomini capaci di sentire il gemito della sofferenza e di operare in favore degli oppressi.
È così che comincia la storia di Mosè come mediatore di liberazione per il popolo. Egli affronta il Faraone per convincerlo a lasciare partire Israele; e poi guiderà il popolo, attraverso il Mar Rosso e il deserto, verso la libertà. Mosè, che la misericordia divina ha salvato appena nato dalla morte nelle acque del Nilo, si fa mediatore di quella stessa misericordia, permettendo al popolo di nascere alla libertà salvato dalle acque del Mar Rosso. “E anche noi in quest’Anno della Misericordia possiamo fare questo lavoro di essere mediatori di misericordia con le opere di misericordia per avvicinare, per dare sollievo, per fare unità, … Tante cose buone si possono fare”.

La misericordia di Dio agisce sempre per salvare. (…) Il Signore, mediante il suo servo Mosè, guida Israele nel deserto come fosse un figlio, lo educa alla fede e fa alleanza con lui, creando un legame d’amore fortissimo, come quello del padre con il figlio e dello sposo con la sposa.

 

 

A tanto giunge la misericordia divina. Dio propone un rapporto d’amore particolare, esclusivo, privilegiato. Quando dà istruzioni a Mosè riguardo all’alleanza, dice: «Se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa» (Es 19,5-6). Certo, Dio possiede già tutta la terra perché l’ha creata; ma il popolo diventa per Lui un possesso diverso, speciale: la sua personale “riserva di oro e argento” come quella che il re Davide afferma di aver donato per la costruzione del Tempio. Ebbene, tali noi diventiamo per Dio accogliendo la sua alleanza e lasciandoci salvare da Lui. La misericordia del Signore rende l’uomo prezioso, come una ricchezza personale che Gli appartiene, che Egli custodisce e in cui si compiace.

Sono queste le meraviglie della misericordia divina, che giunge a pieno compimento nel Signore Gesù, in quella “nuova ed eterna alleanza” consumata nel suo sangue, che con il perdono distrugge il nostro peccato e ci rende definitivamente figli di Dio (cfr 1 Gv 3,1), gioielli preziosi nelle mani del Padre buono e misericordioso.

 

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I SALUTI DEL SANTO PADRE NELLE DIVERSE LINGUE AL TERMINE DELL’UDIENZA
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Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare l’Istituto Saint Dominique di Roma e i numerosi giovani, come pure le persone venute dalla Costa d’Avorio. Ciascuno di noi è prezioso e unico agli occhi di Dio. Che il Signore, attraverso la sua misericordia, ci doni la grazia di approfondire ogni giorno la relazione che egli instaura con noi e di rispondere al suo appello con tutto il nostro cuore.

Che Dio vi benedica!

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Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America.  Con fervidi auguri che il presente Giubileo della Misericordia sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e pace del Signore Gesù.  Dio vi benedica!

Queridos hermanos y hermanas:
El relato del libro del Éxodo que hemos escuchado nos muestra como la misericordia de Dios ha estado siempre presente en toda la historia del Pueblo de Israel. Por esto, cuando su vida se vuelve dura por la esclavitud en Egipto, Dios no permanece indiferente ante a su sufrimiento. Lo salva del Faraón por medio de Moisés, a quien escoge como mediador de liberación. Lo saca de Egipto, lo conduce a través del Mar Rojo y del desierto, hacia la tierra prometida, hacia la libertad.
La misericordia de Dios no es indiferente al dolor del oprimido, al grito de quien sufre violencia, esclavitud, o es condenado a muerte.Nos hace sentir impotentes y tentados a endurecer el corazón. Dios, en cambio, «no es indiferente», no abandona, sino que actúa y salva. El ejemplo de Israel nos consuela y aviva nuestra esperanza en la salvación de Dios. Él elige a Israel, lo educa como un padre a su hijo, y le propone una relación de amor particular que lo convierte en “pueblo de su propiedad”. También a nosotros nos ofrece las maravillas de su misericordia, que llega a su pleno cumplimiento en Jesucristo, que con su Sacrificio Pascual inaugura la “Alianza nueva y eterna”, nos obtiene el perdón de nuestros pecados y nos convierte definitivamente en hijos de Dios. Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que el Señor Jesús nos conceda experimentar siempre en nuestra vida el amor y la misericordia de Dios, nuestro Padre. Muchas gracias.

 

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Nel salutarvi tutti, specialmente i fedeli di Brasília e São José dos Campos, vi auguro che niente e nessuno possa impedirvi di vivere e crescere nell’amicizia di Dio Padre; lasciate invece che il suo amore sempre vi rigeneri come figli e vi riconcili con Lui e con i fratelli. Scenda su di voi e sulle vostre famiglie l’abbondanza delle sue benedizioni.

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I SALUTI DEL SANTO PADRE AI PELLEGRINI DI LINGUA ITALIANA

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto in particolare le Figlie di San Paolo, la Lega Sacerdotale Mariana, i formatori dell’Istituto internazionale Don Bosco e l’Opera Famiglia di Nazaret nel sessantesimo di fondazione. Saluto gli artisti e operatori del circo. (Il Papa ringrazia e saluta un gruppo di artisti circensi che si sono esibiti in un breve spettacolo.).  Saluto i membri dell’ANTAS e gli studenti e i familiari della Scuola Santa Maria di Formia, che ricordano i 50 anni di attività delle Suore Pallottine. Il Giubileo Straordinario, con il passaggio dalla Porta Santa, ci inviti ad uscire dall’egoismo e promuova in ciascuno l’esercizio delle opere di misericordia verso i fratelli.

Un pensiero speciale ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Domani ricorre la memoria liturgica di San Tommaso d’Aquino, patrono delle scuole cattoliche. Il suo esempio spinga voi, cari giovani, a vedere in Gesù misericordioso l’unico maestro di vita; la sua intercessione ottenga per voi, cari ammalati, la serenità e la pace presenti nel mistero della croce; e la sua dottrina sia un incoraggiamento per voi, cari sposi novelli, ad affidarvi alla sapienza del cuore per adempiere la vostra missione.
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IL VIDEO SERVIZIO SULL’UDIENZA A CURA DEL CENTRO TELEVISIVO VATICANO
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A cura di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys
Live-twitting a cura del canale @CiaoKarol

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