Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto in udienza Borut Pahor, presidente della Repubblica di Slovenia. Nel corso del colloquio, informa una nota della Sala Stampa vaticana, sono state evocate le positive relazioni bilaterali, anche nella prospettiva dell’imminente ricorrenza del 25.mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Slovenia, e si sono passati in rassegna alcuni temi di comune interesse riguardanti l’attuale situazione del Paese.
Quindi, prosegue il comunicato, “ci si è “soffermati sui buoni rapporti esistenti tra la Chiesa cattolica e lo Stato e sull’importanza del dialogo nell’ambito di una loro proficua collaborazione per il bene della società slovena, e in particolare delle giovani generazioni”. Infine, conclude la nota, “è stata dedicata attenzione alla situazione internazionale, con speciale riferimento al contesto regionale e alle sfide che l’Europa è chiamata ad affrontare.
Il presidente sloveno Borut Pahor (socialdemocratico) ha regalato al Papa, che lo ha ricevuto stamane in udienza in Vaticano, un tipico dolce del paese balcanico, “potica”. Il Pontefice stesso ha riconosciuto il dolce, chiamandolo con il giusto nome, hanno riferito i giornalisti presenti alla conclusione dell’incontro, perché un suo nipote ha sposato una donna di origini slovene.
Il presidente sloveno ha invitato il Papa a visitare la Slovenia l’anno prossimo, dicendogli che se andrà “ci saranno tante potica”. Il colloquio a porte chiuse è durato 25 minuti.
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+++ Il video servizio a cura del Centro Televisivo Vaticano +++
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di Red