Vivere da “figli di Dio”, lasciando emergere “in ogni atto” la “grande verità” che Dio è Padre e “ci si può fidare di Lui”. Questa l’esortazione del Papa all’udienza generale in Piazza San Pietro, commentando il Vangelo di Matteo e riflettendo sull’ottavo comandamento: “Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo”.
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Vivere di comunicazioni non autentiche è grave perché impedisce le relazioni e, quindi, impedisce l’amore. Dove c’è bugia non c’è amore, non può esserci amore. E quando parliamo di comunicazione fra le persone intendiamo non solo le parole, ma anche i gesti, gli atteggiamenti, perfino i silenzi e le assenze. Una persona parla con tutto quel che è e che fa. Tutti noi siamo in comunicazione, sempre. Tutti noi viviamo comunicando e siamo continuamente in bilico tra la verità e la menzogna.
Non basta essere sinceri e dire la verità, spiega il Papa, perché si può essere “sinceramente in errore” oppure “precisi nel dettaglio ma non cogliere il senso dell’insieme”. O ancora: si può assolutizzare il proprio “punto di vista” o rivelare dei fatti “personali o riservati”.
Quante chiacchiere distruggono la comunione per inopportunità o mancanza di delicatezza! Anzi: le chiacchiere uccidono e questo lo disse l’apostolo Giacomo nella sua Lettera. Il chiacchierone, la chiacchierona sono gente che uccide: uccide gli altri, perché la lingua uccide come un coltello. State attenti. Un chiacchierone o una chiacchierona è un terrorista, perché con la sua lingua butta la bomba e se ne va, e questa cosa che dice, quella bomba che butta distrugge la fama altrui, e lui se ne va tranquillo. Non dimenticare: chiacchierare è uccidere.
Scorrendo i Vangeli, Francesco ricorda che Gesù dice a Pilato di essere venuto nel mondo “per dare testimonianza alla verità”, “con la sua passione e la sua morte”.
Con quel suo modo di morire, Gesù manifesta il Padre, il suo amore misericordioso e fedele. La verità trova la sua piena realizzazione nella persona stessa di Gesù, nel suo modo di vivere e di morire, frutto della sua relazione con il Padre. Questa esistenza da figli di Dio, Egli, risorto, la dona anche a noi inviando lo Spirito Santo che è Spirito di verità, che attesta al nostro cuore che Dio è nostro Padre.
In ogni atto, evidenzia il Pontefice, le persone “affermano o negano” tale verità, “dalle piccole situazioni quotidiane – ricorda – alle scelte più impegnative”.
Ma è la stessa logica, sempre: quella che i genitori e i nonni ci insegnano quando ci dicono di non dire bugie. La stessa logica. Domandiamoci: quale verità attestano le opere di noi cristiani, le nostre parole, le nostre scelte? Ognuno può domandarsi: io sono un testimone della verità, o sono più o meno un bugiardo travestito da vero? Ognuno si domandi. I cristiani non siamo uomini e donne eccezionali. Siamo, però, figli del Padre celeste, il quale è buono e non li delude, e mette nel loro cuore l’amore per i fratelli. Questa verità non si dice tanto con i discorsi, è un modo di esistere e si vede in ogni singolo atto. Quest’uomo è un uomo vero, quella donna è una donna vera: si vede. Ma perché, se non apre la bocca? No, ma si comporta come vero, come vera. Dice la verità, agisce con la verità. Un bel modo di vivere per noi.
La verità è dunque la “rivelazione meravigliosa di Dio, del suo volto di Padre, è il suo amore sconfinato”.
Questa verità corrisponde alla ragione umana ma la supera infinitamente, perché è un dono sceso sulla terra e incarnato in Cristo crocifisso e risorto; essa è resa visibile da chi gli appartiene e mostra le sue stesse attitudini.
La “grande verità” è dunque la nostra fiducia in Dio.
Dalla nostra fiducia in Dio, che è Padre e mi ama, ci ama, nasce la mia verità e l’essere veritiero e non bugiardo.
Nei saluti finali nelle varie lingue il Pontefice ricorda tra gli altri i membri del Congresso francese dei Direttori dei Pellegrinaggi, accompagnati dall’arcivescovo di Rouen, mons. Lebrun, i direttori e i collaboratori di Missio Austria, i volontari del progetto Verona Minor Hierusalem.
Fonte www.vaticannews.va/Giada Aquilino – Città del Vaticano
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