Come consuetudine anche quest’anno, papa Francesco, ha deciso di non lasciare il Vaticano per il periodo estivo. Santa Marta e i giardini vaticani, saranno i luoghi di vacanza per Papa Francesco. Lo aveva annunciato lo scorso 26 giugno, nella sua ultima udienza pubblica, prima della pausa estiva.
Nessuna montagna, né tantomeno Castel Gandolfo, la famosa residenza estiva dei pontefici. Solo riposo e relax, dunque. Più sonno, e meno impegni, se non l’angelus domenicale di Piazza San Pietro.
“Come al solito le faccio a casa. Ho bisogno di recuperare le forze, ho bisogno di trattare bene le mie nevrosi…e una di queste è che sono troppo attaccato all’habitat. L’ultima volta che ho fatto le vere e proprie vacanze fuori Buenos Aires è stato nel lontano 1975, con la comunità dei gesuiti. Poi nulla più. Le mie vacanze? Mi basta solo cambiare un po’ i ritmi, dormire di più, leggere le cose che mi piacciono e soprattutto pregare di più. Questo farò a luglio e ad agosto”.
La lettura è una delle passioni del Santo Padre. Molte volte, proprio per i suoi numerosi impegni durante l’anno, non c’è molto spazio per le pagine dei libri, se non durante gli spostamenti in aereo per i viaggi apostolici, e allora, quale periodo migliore per dare spazio alle voci di autori, se non proprio nel periodo di riposo?
Di libri, per esempio, ha parlato con il direttore Antonio Spadaro in una lunga intervista rilasciata qualche tempo fa alla rivista dei Gesuiti, La Civiltà Cattolica. Quello che emerge dall’intervista è un pontefice attento alla letteratura, per diversi generi e autori. Spazia dai “classici” dello Spirito come Sant’Agostino a Manzoni, autore emblema (assieme a Dante) della lingua e cultura italiana, fino a Borges. Inoltre ama molto Dostoevskij e Hölderlin:
“Amo moltissimo Dostoevskij e Hölderlin. Di Hölderlin voglio ricordare quella lirica per il compleanno di sua nonna che è di grande bellezza, e che a me ha fatto anche tanto bene spiritualmente. È quella che si chiude con il verso “Che l’uomo mantenga quel che il fanciullo ha promesso”. Mi ha colpito anche perché ho molto amato mia nonna Rosa, e lì Hölderlin accosta sua nonna a Maria che ha generato Gesù, che per lui è l’amico della terra che non ha considerato straniero nessuno”.
Non ci rimane, allora, altro che augurare al pontefice, buone vacanze…e, soprattutto, una buona lettura. Fonte www.sanfrancescopatronoditalia.it
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