La carità non è sterile, è necessario vivere lo stile evangelico di consolazione e tenerezza, digiunando anche dalla “saturazione di informazioni, vere o false”
Antonella Palermo – Città del Vaticano per Vaticannews.va
Preghiera, digiuno ed elemosina siano orientate alla fraternità, con il cuore aperto al bene dell’altro. E’ lo spirito che anima il Messaggio del Papa per la Quaresima 2021, dove ricorrente è il richiamo all’Enciclica Fratelli tutti.
Un tempo per rinnovare fede, speranza e carità
Il Papa invita a percorrere il cammino quaresimale ricordando Colui che «umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8). E’ un tempo di conversione in cui siamo chiamati a rinnovare la nostra fede, disponendoci all’amore di “Dio che ci trasforma in fratelli e sorelle in Cristo”. E’ un cammino che “sta tutto sotto la luce della Risurrezione, che anima i sentimenti, gli atteggiamenti e le scelte di chi vuole seguire Cristo”.
La Verità di Cristo non è costruzione dell’intelletto
“In questo tempo di Quaresima, accogliere e vivere la Verità manifestatasi in Cristo significa prima di tutto lasciarci raggiungere dalla Parola di Dio, che ci viene trasmessa, di generazione in generazione, dalla Chiesa”, prosegue il Papa, precisando che non si tratta di una costruzione dell’intelletto “riservata a poche menti elette, superiori o distinte”, ma è un messaggio che riceviamo e possiamo comprendere grazie all’intelligenza del cuore. Dio ci ama prima che noi stessi ne prendiamo coscienza, ribadisce Francesco: “Questa Verità è Cristo stesso, che assumendo fino in fondo la nostra umanità si è fatto Via – esigente ma aperta a tutti – che conduce alla pienezza della Vita”.
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