Messaggio di Papa Francesco per la Campagna di Fraternità promossa dalla Chiesa brasiliana per la Quaresima. Quest’anno, l’appuntamento si svolge sul tema degli ecosistemi e sulla difesa della vita. Occorre prendere coscienza – ha detto il Pontefice – che il degrado ambientale è sempre accompagnato dall’ingiustizia sociale e a pagare sono i più deboli. Il servizio di Amedeo Lomonaco per Radio Vaticana:
Il Creatore – scrive il Papa nel messaggio – è stato prodigo con il Brasile concedendo una diversità di ecosistemi di “straordinaria bellezza”. Ma purtroppo – aggiunge – sono anche presenti i segni di aggressione alla creazione e di deterioramento della natura. La Chiesa in Brasile, per quanto riguarda il rispetto e la cura dell’ambiente e dei poveri, è stata “una voce profetica”. Non solo – sottolinea il Papa – la Chiesa ha richiamato l’attenzione sulle sfide e sui problemi ecologici, ma ha anche indicato le sue cause e, soprattutto, i modi per superarli.
E’ necessario prendersi cura del creato e promuovere relazioni fraterne
Tra le tante iniziative e azioni promosse dalla Chiesa, Papa Francesco ricorda che già nel 1979 la Campagna di Fraternità, manifestando preoccupazione per le questioni ambientali e per i comportamenti umani in relazione ai doni della natura, era incentrata sul tema: “Preservare ciò che è di tutti”. L’obiettivo della Campagna di quest’anno – spiega il Pontefice – traendo ispirazione dal versetto biblico “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse”, è di “prendersi cura del creato, in modo speciale degli ecosistemi del Brasile, dei doni di Dio e di promuovere relazioni fraterne con la vita e la cultura dei popoli, alla luce del Vangelo”.
Il degrado ambientale è sempre accompagnato dall’ingiustizia
Non possiamo non considerare – aggiunge il Papa – gli effetti del degrado ambientale, l’attuale modello di sviluppo e la cultura dello scarto che si abbatte sulla vita delle persone. Questa Campagna ci invita a contemplare, ammirare, ringraziare e rispettare “la diversità della natura che si manifesta nei diversi ecosistemi del Brasile – un vero dono di Dio – attraverso la promozione di relazioni rispettose” dei popoli che vivono in tali contesti. Questa – sottolinea Francesco – è una delle più grandi sfide in tutte le parti della terra, perché “il degrado ambientale è sempre accompagnato dall’ingiustizia sociale”.
Dai popoli indigeni si può apprendere un modello di sviluppo sostenibile
I popoli indigeni, originari di ciascun ecosistema, sono un chiaro esempio “di come la convivenza con la creazione può essere rispettosa”, feconda e misericordiosa. E’ necessario conoscere e imparare da questi popoli il loro modo di rapportarsi con la natura. Così – conclude il Papa – è possibile trovare un modello sostenibile che possa essere una valida alternativa al desiderio sfrenato di profitto che esaurisce le risorse naturali e danneggia la dignità dei popoli. Ogni anno – ricorda infine il Papa – la Campagna di Fraternità si svolge nel tempo della Quaresima. E’ un invito a vivere con maggiore consapevolezza la spiritualità pasquale.
Fonte it.radiovaticana.va
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