Battezzare un figlio è un atto di giustizia per lui, curate che crescano con la forza dello Spirito Santo. Così il Papa stamani nell’omelia della Messa durante la quale ha amministrato il Battesimo a 32 neonati, 17 bambini e 15 bambine
Debora Donnini – Città del Vaticano
Nella splendida cornice della Cappella Sistina, è l’emozione e la gioia a vibrare negli occhi dei 58 genitori dei bambini battezzati dal Papa, ma anche nei volti dei 60 fra padrini e madrine e dei 240 parenti presenti. Come tradizionalmente avviene nella Festa del Battesimo del Signore, il Papa impartisce il Sacramento del Battesimo ad alcuni neonati.
Francesco rivolge una breve omelia a braccio per sottolineare l’importanza del Battesimo.
Battezzare un figlio è un atto di giustizia, per lui. E perché? Perché noi nel Battesimo gli diamo un tesoro, noi nel Battesimo gli diamo un pegno: lo Spirito Santo. Il bambino esce con la forza dello Spirito dentro: lo Spirito che lo difenderà, lo aiuterà, durante tutta la vita. Per questo è così importante battezzarli da bambini perché crescano con la forza dello Spirito Santo. Questo è il messaggio che io vorrei darvi oggi. Voi portate i vostri figli oggi con lo Spirito Santo dentro e curate che crescano con la luce, con la forza dello Spirito Santo, così la catechesi, l’aiuto, l’insegnamento, gli esempi che voi darete in casa vostra…
Il Papa raccomanda poi ai genitori di non spaventarsi se i bambini presenti dovessero cominciare a piangere, perché non sono abituati – nota – a venire alla Sistina, a stare in un ambiente un po’ caldo, a essere vestiti come per la bella festa di oggi e potrebbero sentirsi un po’ a disagio. “Ancora il concerto non è cominciato” ma, avverte, “loro hanno una dimensione corale, è sufficiente che uno dia il ‘la’ e incominciano tutti, si farà il concerto”, afferma come aveva detto anche l’anno scorso. Il Papa ribadisce quindi l’invito a non spaventarsi ma magari, se il bambino dovesse piangere perché ha troppo caldo, a togliergli qualcosa, o se ha fame, ad allattarlo, “qui”, in pace. “E’ una bella predica – dice – quando piange un bambino in chiesa” e bisogna cercare di fare in modo “che si senta bene e andiamo avanti”.
Emozione e gioia si percepiscono particolarmente quando i genitori si avvicinano al fonte battesimale e salgono sulla pedana anche con eventuali fratellini. Il Papa scandisce uno ad uno i nomi dei neonati, in un giorno così importante per la loro vita tanto che spesso lo stesso Papa Francesco ha esortato a ricordare la data del proprio Battesimo, fissandola nel cuore perché è quando si è nati alla vita della fede.
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