“Il tempo è pressuroso… va di fretta. E quando tu vuoi cogliere l’oggi, è già ieri. Vivere così è una novità. Questi dieci anni sono stati così: una tensione, vivere in tensione”.
Un racconto di sé, in nove minuti, a cuore aperto, quello di Papa Francesco, registrato in un pomeriggio, come racconta VaticanNews, da Santa Marta.
Il momento più bello, nei dieci anni di pontificato, è stato “l’incontro in piazza con i vecchi. I vecchi sono saggezza e mi aiutano tanto. Anche io sono vecchio, no? Ma i vecchi sono come il buon vino che hanno quella storia stagionata. Il linguaggio con i vecchi a me rinnova, mi fanno più giovane non so perché. Sono dei momenti belli, belli, belli”.
Il momento più brutto, la sintesi di ogni momento negativo: la guerra. Bergoglio non si aspettava di essere il Papa della terza guerra mondiale: “Non pensavo, ho visto che c’era la guerra mondiale ma dietro le guerre c’è l’industria delle armi, questo è diabolico”.
Per questo chiede come regalo la Pace: “Mi fa soffrire vedere i morti, ragazzi – sia russi che ucraini, non mi interessa – che non tornano. È dura”.
“Tre parole mi vengono: fratellanza, pianto, sorriso – ha continuato – La fratellanza umana, siamo tutti fratelli, ricomporre la fratellanza e imparare a non aver paura di piangere e di sorridere. Quando una persona sa piangere e sa sorridere è una persona che ha i piedi sulla terra e lo sguardo sull’orizzonte del futuro. Una persona che si è dimenticata di piangere qualcosa già non funziona e se si è dimenticato il sorriso, peggio ancora”.
A Francesco, che stamattina nel decimo della sua elezione ha concelebrato con i cardinali una Messa nella cappella di Casa Santa Marta, giungono gli auguri dei vescovi italiani attraverso il loro presidente, il cardinale Matteo Maria Zuppi: dal suo “buonasera” l’inizio di un dialogo che “ci ha insegnato quanto il Vangelo sia attraente e quanto sia importante andare nelle periferie per capire chi siamo”
Il “buonasera” con cui Francesco si è presentato alla Chiesa e al mondo dieci anni fa “è stato l’inizio di un dialogo” e, in questo tempo, ha “aiutato a capire quanto il Vangelo sia attraente, persuasivo, capace di rispondere ai tanti interrogativi della storia e ad ascoltare le domande che affiorano nelle pieghe dell’esistenza umana”. Sono le parole del cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, espresse in un videomessaggio a nome dei vescovi italiani per l’anniversario del Pontificato. Auguri, quelli dell’episcopato italiano, che hanno raggiunto assieme a tanti altri il Papa, il quale questa mattina – ha informato la Sala Stampa vaticana – ha presieduto nella cappella di Casa Santa Marta una concelebrazione eucaristica con i cardinali presenti a Roma.
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