Sancta Sedes

Papa Francesco riceve i Cavalieri di Colombo che festeggiano il centenario di attività caritativa

Papa Francesco riceve i Cavalieri di Colombo
Francesco riceve l’Ordine fondato 100 anni fa dal venerabile McGivney e ringrazia i suoi membri per l’impegno in favore delle comunità del Medio Oriente vittime di guerra, povertà e persecuzione

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

I Cavalieri di Colombo festeggiano il centenario di attività caritativa insieme al Successore di Pietro. Francesco li riceve in Sala Clementina, li saluta, li benedice, ripercorrendo le tante opere realizzate dall’Ordine a seguito della Prima Guerra mondiale: in quegli anni bui dove mancava persino il cibo, i Cavalieri su invito di Benedetto XV, risposero con generosità ad ogni necessità umanitaria della popolazione. Ma non solo. Costruirono centri sportivi per la gioventù, scuole, case, dedicandosi all’istruzione e alla catechesi.

Papa Francesco riceve i Cavalieri di Colombo

L’impegno per il Medio Oriente

Francesco sottolinea però un altro significativo aspetto del loro operato e li ringrazia per essere segno dell’amore di Dio in modo particolare per quanti sono sfollati e perseguitati.

Penso, in particolare, alla vostra fedele testimonianza nei riguardi della sacralità e della dignità della vita umana, sia a livello locale che nazionale. Questa convinzione vi ha anche condotto a sostenere, sia materialmente che spiritualmente, le comunità cristiane del Medio Oriente che stanno patendo gli effetti della violenza, della guerra e della povertà. Vi ringrazio, perché vedete nel fratello e nella sorella perseguitati e sfollati di quella regione il vostro prossimo, per il quale siete un segno dell’infinito amore di Dio.

Superare la globalizzazione dell’indifferenza

L’impegno verso i più bisognosi, la devozione al Pontefice, la creazione del fondo Vicarius Christi per rispondere all’universale missione di carità della Chiesa, fanno della confraternita fondata dal venerabile Michael McGivney, secondo Francesco, un esempio da seguire anche per provare a salvare il mondo dalla cultura dello scarto e dalla globalizzazione dell’indifferenza:

Nel nostro mondo, segnato da divisioni e disuguaglianze, il vostro generoso impegno nel servire tutti i bisognosi offre, specialmente ai giovani, un’ispirazione importante per superare la globalizzazione dell’indifferenza e costruire insieme una società più giusta e inclusiva.

Credito: Vatican News

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