Papa Francesco ha ricevuto oggi il sacerdote indiano padre Tom Uzhunnalil, rapito il 4 marzo 2016 nello Yemen e di cui l’agenzia di notizie statale dell’Oman ONA ha annunciato questo martedì la liberazione.
L’Agenzia di Notizie Salesiana (ANS) ha diffuso una splendida fotografia in cui si vede il Pontefice che bacia la mano di padre Tom prima di offrirgli la sua benedizione.
Padre Uzhunnalil era stato rapito in una casa di cura gestita dalle Missionarie della Carità nella città portuale di Aden, nel sud dello Yemen, quando quattro uomini armati che si erano presentati come parenti di uno dei residenti avevano fatto irruzione nella struttura, uccidendo 16 persone: quattro suore, due donne yemenite membri dello staff, otto residenti anziani, una guardia e il cuoco.
“Famiglia Cristiana” ha riferito che padre Tom, membro dell’Ordine salesiano, è arrivato a Roma verso le 18.00 di questo martedì. È ospitato dalla comunità salesiana del Vaticano, e questo mercoledì mattina ha incontrato anche il Rettor maggiore dei Salesiani, padre Ángel Fernández Artime.
A Roma padre Tom si sta sottoponendo a controlli medici. È stanco, ma ovviamente molto felice. Ai primi confratelli che lo hanno incontrato ha raccontato che durante la prigionia è riuscito a celebrare ogni giorno la Messa.
I suoi rapitori, che si erano definiti militanti dell’autoproclamato Califfato, nel maggio scorso avevano postato su YouTube un video in cui il religioso, molto prostrato, confermava la sua condizione di prigioniero e lamentava la scarsa attenzione internazionale al suo caso.
Annunciando il rilascio di padre Tom, ONA aveva postato una foto del presbitero dopo il suo trasferimento nella capitale dell’Oman, Mascate.
L’Oman ha spesso aiutato a favorire il rilascio degli stranieri tenuti in ostaggio nello Yemen.
Il Governo omanita ha dichiarato che “con il consenso di Sua Maestà il Sultano Qaboos bin Said, l’Oman, in coordinamento con le parti yemenite, è riuscito a trovare un sacerdote vaticano. È stato trasferito a Mascate, da dove tornerà a casa nel Kerala.
Tom Uzhunnalil, un sacerdote vaticano, ha espresso la sua gratitudine a Dio onnipotente e apprezzamento a Sua Maestà il Sultano Qaboos. Ha anche ringraziato i suoi fratelli e le sue sorelle e tutti i parenti e gli amici che hanno invocato Dio per la sua sicurezza e il suo rilascio”.
Un funzionario del Governo indiano ha dichiarato questo martedì che per il rilascio di padre Tom non è stato pagato alcun riscatto.
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti] Fonte: Aleteia.org
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