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Papa Francesco: riconosciamo le cose preziose della vita e non confondiamoci con le cianfrusaglie…

Papa Francesco ricorda che non dobbiamo scoraggiarci a cercare le novità della vita, quelle che il Signore ci porta con il soffio dello Spirito Santo. Non è facile riconoscere le perle di grande valore – ha ricordato Francesco, che poi ha sottolineato di impegnarci a riconoscere le cose preziose della vita, senza confondersi con le cianfrusaglie che man mano si trovano, anche nei mercatini, ad esempio.

Gesù, la perla preziosa della vita

Infine la scelta del mercante di vendere tutto, di sacrificare ogni bene pur di comprare la perla trovata, perché “resosi conto del suo immenso valore” è un ulteriore richiamo a valutare ciò che è prezioso e importante, evidenzia il Papa.

Ma che cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? Questa perla è Lui stesso, è il Signore! Cercare il Signore e trovare il Signore, incontrare il Signore, vivere con il Signore. La perla è Gesù: Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia.

papafrancesco.angelus
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Le parole di Papa Francesco prima dell’Angelus della domenica

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi il Vangelo racconta la parabola di un mercante in cerca di perle preziose. Questi, dice Gesù, «trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra» (Mt 13,46). Fermiamoci un poco sui gesti di questo mercante, il quale dapprima cerca, poi trova e infine compra. Primo gesto: cercare. Si tratta di un mercante intraprendente, che non sta fermo ma esce di casa e si mette in cerca di perle preziose.

Non dice: “Mi bastano quelle che ho”, ne cerca di più belle. E questo è un invito per noi a non chiuderci nell’abitudinarietà, nella mediocrità di chi si accontenta, ma a ravvivare il desiderio: a coltivare sogni di bene, a cercare la novità del Signore, perché il Signore non è ripetitivo, sempre porta novità, le novità dello Spirito sempre fa nuove le realtà della vita (cfr Ap 21,5).

Il secondo gesto del mercante è trovare. Egli è una persona accorta, che “ha occhio” e sa riconoscere una perla di grande valore. Questo non è facile. Pensiamo, ad esempio, agli affascinanti bazar orientali, dove i banchi, colmi di merci, sono assiepati lungo le pareti di strade piene di gente; oppure ad alcune bancarelle che si vedono in tante città, piene di libri e di oggetti vari.

A volte in questi mercati, se ci si ferma a guardare bene, si possono scoprire dei tesori: cose preziose, volumi rari che, mescolati a tutto il resto, a prima vista non si notano. Ma il mercante della parabola ha un occhio attento e sa trovare, “discernere” la perla. Anche questo è un insegnamento per noi: ogni giorno, a casa, per strada, al lavoro, in vacanza, abbiamo la possibilità di scorgere del bene.

Ed è importante saper trovare ciò che conta: allenarci a riconoscere le gemme preziose della vita e a distinguerle dalle cianfrusaglie. Non sprechiamo il tempo e la libertà per cose da niente, passatempi che ci lasciano vuoti dentro, mentre la vita ci offre ogni giorno la perla preziosa dell’incontro con Dio e con gli altri!

Ultimo gesto: il mercante compra la perla. Resosi conto del suo immenso valore, vende tutto, sacrifica ogni bene pur di averla. Cambia radicalmente l’inventario del suo magazzino; non c’è più niente se non quella perla: è la sua unica ricchezza, il senso del suo presente e del suo futuro. Anche questo è un invito per noi.

Ma che cos’è questa perla per la quale si può rinunciare a tutto, quella di cui ci parla il Signore? È Lui stesso, Gesù!

Lui è la perla preziosa della vita, da cercare, trovare e far propria. Vale la pena investire tutto su di Lui perché, quando si incontra Cristo, la vita cambia.

Riprendiamo allora i tre gesti del mercante – cercare, trovare, comprare – e facciamoci qualche domanda.

Cercare: io, nella mia vita, sono in ricerca? Mi sento a posto, arrivato, mi accontento, oppure alleno il mio desiderio di bene?

Secondo gesto, trovare: mi esercito a discernere ciò che è buono e viene da Dio, sapendo rinunciare a ciò che invece mi lascia poco o nulla?
Infine, comprare: so spendermi per Gesù? Lui per me è al primo posto, è il bene più grande della vita? Sarebbe bello dirgli oggi: “Gesù, Tu sei il mio bene più grande”.

Maria ci aiuti a cercare, trovare e abbracciare Gesù con tutto noi stessi.

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