I frati minori conventuali celebrano quest’anno 800 anni della vocazione francescana di Sant’Antonio di Padova e Papa Francesco ha voluto inviare una lettera al ministro generale dell’ordine religioso, padre Carlos Alberto Trovarelli
Papa Francesco nella lettera auspica che la ricorrenza “susciti, specialmente nei religiosi francescani e nei devoti di Sant’Antonio sparsi in tutto il mondo, il desiderio di sperimentarne la stessa santa inquietudine che lo condusse sulle strade del mondo per testimoniare, con la parola e le opere, l’amore di Dio”.
Per Papa Francesco l’esempio di condivisione di Antonio “con le difficoltà delle famiglie, dei poveri e disagiati, come pure la sua passione per la verità e la giustizia, possano suscitare ancora oggi un generoso impegno di donazione di sé , nel segno della fraternità”.
Il pensiero del Papa, a tal proposito, va soprattutto ai giovani, perché “questo Santo antico, ma così moderno e geniale nelle sue intuizioni, possa essere (…) un modello da seguire per rendere fecondo il cammino di ciascuno”.
I frati minori conventuali hanno pensato diverse iniziative per celebrare gli 800 anni della vocazione francescana di Sant’Antonio.
Papa Francesco ha voluto associarsi, con la sua lettera, a quanti aderiranno o vi prenderanno parte augurando a tutti “di poter ripetere con Sant’Antonio: ‘Vedo il mio Signore!’” e aggiungendo che “è necessario ‘vedere il Signore’ nel volto di ogni fratello e sorella, offrendo a tutti consolazione, speranza e possibilità di incontro con la Parola di Dio su cui ancorare la propria vita”.
Il Papa ricorda che nel 1220, a Coimbra, in Portogallo, “il giovane canonico regolare agostiniano Fernando, nativo di Lisbona, appreso del martirio di cinque francescani, uccisi a motivo della fede cristiana in Marocco il 16 gennaio di quello stesso anno, si decise a dare una svolta alla propria vita”. Il religioso lasciò la sua terra e intraprese un cammino, “simbolo del proprio itinerario spirituale di conversione”, spiega il Francesco. “Dapprima si recò in Marocco, deciso a vivere coraggiosamente il Vangelo sulle orme dei martiri francescani là martirizzati, poi approdò in Sicilia a seguito del naufragio sulle coste dell’Italia, così come accade oggi a tanti nostri fratelli e sorelle” scrive il Pontefice. Poi, prosegue il Papa, dalla terra di Sicilia, il provvidenziale disegno di Dio spinse Antonio all’incontro con Francesco d’Assisi e infine a Padova, “città che sempre sarà legata in modo particolare al suo nome e che ne custodisce il corpo”.
A Padova, intanto, nel rispetto delle misure anti-Covid, ci si prepara alla celebrazione della memoria liturgica di Sant’Antonio che ricorre il 13 giugno. Domenica scorsa, nella Basilica che custodisce le spoglie del Santo, è cominciata la Tredicina, i giorni di preghiera che precedono la festa – quest’anno dedicati a medici, infermieri, operatori socio sanitari, farmacisti, istituzioni, associazioni, volontari, imprenditori, forze dell’ordine e operatori dell’informazione in prima linea per l’emergenza coronavirus – che si concluderanno il 12 giugno con lo storico Transito al Santuario dell’Arcella, il luogo dove Antonio morì nel 1231.
Il tradizionale “Cammino di Sant’Antonio”, il pellegrinaggio nella notte dell’ultimo fine settimana di maggio dai Santuari di Camposampiero alla Basilica di Padova, quest’anno è diventato il progetto virtuale #ConAntonioInCammino. L’invito era a vivere singolarmente, fra il 30 e il 31 maggio, un piccolo pellegrinaggio da postare sui social per poter riunire poi virtualmente tutti i percorsi intrapresi, così da farne un unico grande pellegrinaggio. La sfida era raggiungere, sommando i chilometri percorsi individualmente, 800 chilometri, per ricordare gli 800 anni della vocazione francescana di Sant’Antonio. Al 31 maggio gli 800 chilometri sono stati abbondantemente superati, ma nonostante l’iniziativa si sia conclusa, il contachilometri sta continuando a salire ed oggi sono stati registrati 3.749 chilometri. Tanti pellegrini sembrano voler continuare a camminare, virtualmente insieme ma realmente da soli, fino al 13 giugno.
Per ricordare gli 800 anni della conversione francescana di Antonio, infine, i frati minori conventuali della Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova hanno dato anche il via, sabato scorso, al progetto “Antonio 20-22”. Si tratta di triennio, il 2020-2022, che vuole celebrare, oltre alla vocazione francescana di Antonio, il suo naufragio in Italia e il primo incontro con San Francesco e ancora il suo svelarsi al mondo come grande predicatore e santo.
Il prossimo anno i frati minori conventuali contano di realizzare il percorso di Antonio dalla Sicilia a Padova. Si partirà a gennaio 2021 da Capo Milazzo, in Sicilia, dove secondo la tradizione Antonio sbarcò, quindi si attraverserà la Calabria, la Basilicata, la Campania, il Lazio e l’Umbria, fino ad Assisi, dove l’appuntamento è per il 30 maggio, a 800 anni dal primo abbraccio tra San Francesco e Sant’Antonio. Il cammino proseguirà lungo l’appennino tosco emiliano, toccherà l’Emilia Romagna per concludersi a novembre in Veneto, a Padova.
Fonte Vatican News
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