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Papa Francesco si vede costretto a rimandare a data da definire il prossimo viaggio in Africa, che nella prima settimana di luglio lo avrebbe portato nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan. Lo ha annunciato questa mattina il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.
Le parole di Bruni
“Accogliendo la richiesta dei medici – ha dichiarato – e per non vanificare i risultati delle terapie al ginocchio tuttora in corso, il Santo Padre con rammarico si vede costretto a posticipare il Viaggio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo e in Sud Sudan previsto dal 2 al 7 luglio p.v., a nuova data da definire”.
Il pellegrinaggio in Africa prevedeva due tappe in Congo, nella capitale Kinshasa e nella città di Goma, e una in Sud Sudan, nella capitale Juba.
“Posticipare non è annullare”
“Posticipare non è annullare”, ha precisato poi ancora Bruni, parlando con i giornalisti. Ci sono stati dei risultati dalla fisioterapia, ha aggiunto, ma i medici hanno consigliato al Papa di non pregiudicare il tutto: uno sforzo eccessivo, infatti, potrebbe riportare la situazione indietro facendo perdere il miglioramento ottenuto.
Welby: prego per il mio caro fratello Francesco
In una dichiarazione, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby – che avrebbe condiviso con il Papa e il moderatore moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, Iain Greenshields, la tappa in Sud Sudan per il “Pellegrinaggio Ecumenico di Pace”, dice di pregare per il “caro fratello Papa Francesco”.
“Condivido il suo rammarico per il rinvio della nostra visita in Sud Sudan”, afferma Welby, “continuo a pregare per il popolo del Sud Sudan, per le sue sfide e per le sue speranze di pace e attendo di poter fare questa storica visita in un secondo momento”.