Pubblicità
HomeNewsSancta SedesPapa Francesco: Rubare quei documenti è un reato

Papa Francesco: Rubare quei documenti è un reato

“Cari fratelli e sorelle, so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta”.

Pope Francis delivers his speech during the Angelus noon prayer he celebrated from the window of his studio overlooking St. Peter's Square at the Vatican, Friday, Dec. 26, 2014. (AP Photo/Alessandra Tarantino)

Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, che hanno cominciati a dare dei buoni frutti che già si vedono”


.
Queste le parole con le quali Papa Francesco è intervenuto dopo la recita della preghiera dell’Angelus in Piazza San Pietro.

.

Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato.
Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza.”

Di grande rilievo per la vita della Chiesa, oggi e domani – commenta Luis Badilla a caldo sul Sismografo- le parole del Santo Padre oggi al termine dell’Angelus. Papa Francesco è stato chiaro, preciso e perentorio. A differenza di migliaia di gionalisti che hanno scritto in questi giorni sulla vicenda dei libri-inchiesta e sulle due persone arrestate, Francesco, ha parlato di“documenti rubati” (senza nascondersi dietro l’eufemismo “sotratti”) e poi ha sottolineato: si tratta di un “reato” oltre ad essere “un fatto deplorevole“.
Poi, il Papa, penso che per la prima volta nel suo pontificato, ha parlato di “riforma” della Chiesa, e ciò non è una cosa marginale o secondaria.


.

In concreto, il Papa ha sottolineato: “Ma voglio dirvi anche che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Perciò vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza.” (NdR – Molto significato il lungo applauso che ha accolto queste parole del Papa).

di Francesco Rossi per la Redazione Papaboys

SCRIVI UNA RISPOSTA

Scrivi il commento
Inserisci il tuo nome