Il 32.mo viaggio apostolico ha portato Papa Francesco in Asia. Dalla terra dei Thai al Paese del Sol Levante, il Pontefice ha levato la sua voce in difesa della vita e della pace
Emanuela Campanile – Città del Vaticano
Francesco è salito per ultimo a bordo dell’aereo che da Tokyo lo sta portando a Roma-Fiumicino, con arrivo in Italia alle 17.05 circa. Al termine della cerimonia di congedo all’aeroporto di Tokyo, il Pontefice ha lasciato l’Asia. Il saluto ai vescovi e alle delegazioni, l’omaggio floreale al Pontefice da parte di due ragazze in abiti tradizionali, sono state alcune delle ultime immagini, prima del decollo. L’aereo si è alzato in volo, attraversando un cielo carico di nuvole, alle ore 11.43 (03.43 in Italia).
La voce del Papa
Thailandia e Giappone le tappe del viaggio, iniziato lo scorso martedì 19 novembre, e scandito da otto giorni di incontri, cerimonie, celebrazioni e testimonianze per confermare nella fede i due popoli asiatici e, in particolare, per levare la voce contro “il flagello” dell’abuso e lo sfruttamento dei più piccoli e poveri, l’immoralità dell’uso e del possesso delle armi atomiche e incoraggiando i giovani a “costruire un futuro basato sulla cultura della fraternità”.
Un unico filo conduttore
Proteggere la vita proteggendone anche la dignità è dunque il filo conduttore con cui Francesco ha attraversato e unito la Terra del Thai e del Sol Levante, ricordando al mondo intero l’importanza del dialogo e del ruolo delle religioni nel processo di costruzione di un futuro più giusto e rispettoso dei diritti umani. Rilanciato anche il Documento sulla Fratellanza umana, rivolto non soltanto al dialogo con l’Islam ma con tutte le fedi.
Il telegramma all’Imperatore
Subito dopo la partenza in aereo da Tokyo, Papa Francesco ha fatto pervenire all’Imperatore del Giappone, Sua Maestà Imperiale Naruhito, il seguente telegramma:
Partendo dal Giappone, rinnovo il mio profondo apprezzamento a Vostra Maestà, ai membri della famiglia imperiale e a tutto il popolo giapponese, per la calorosa accoglienza e generosa ospitalità. Vi assicuro le mie preghiere e invoco su tutti voi abbondanti benedizioni divine.