Nel pomeriggio di oggi, giovedì 25 gennaio, il Papa si reca nella basilica di San Paolo fuori le Mura per la celebrazione dei secondi vespri della solennità della conversione dell’apostolo delle genti, a conclusione della cinquantunesima settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. In mattinata il Pontefice ha ricevuto in udienza una delegazione della Chiesa evangelica luterana di Finlandia, in occasione dell’annuale pellegrinaggio ecumenico a Roma, per la festa di sant’Enrico, patrono del Paese scandinavo. Commentando nel suo discorso il tema dell’ottavario ecumenico — «Potente è la tua mano, Signore» (Es 15, 6) — Francesco ha sottolineato come esso ricordi «la situazione di grave bisogno in cui vivono in molte parti del mondo tante persone, per le quali dobbiamo scendere in campo, uniti da uno stesso impegno».
Nella stessa giornata — apertasi con la messa mattutina nella cappella di Santa Marta, celebrata alla presenza dei familiari delle vittime della tragedia di Rigopiano — il Papa ha inviato un messaggio all’arcivescovo gran cancelliere Paglia per l’inaugurazione della cattedra Gaudium et spes del Pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia, svoltasi al Laterano. «La data scelta per questo atto accademico — ha scritto — ci porta alla memoria il 25 gennaio 1959, quando san Giovanni XXIII sorprese la Chiesa e il mondo intero convocando il concilio ecumenico Vaticano II».
Proprio al termine di quell’assise, ha aggiunto, «venne approvata la costituzione pastorale» nella quale «la Chiesa ha saputo esprimere una comprensione profondamente rinnovata del vangelo della famiglia, che, attraverso varie tappe, ci ha condotto fino all’intensa stagione sinodale sfociata nell’esortazione apostolica Amoris laetitia».
Fonte: Osservatore Romano, 25 26 gennaio