L’America Latina deve unire gli sforzi per far fronte all’emigrazione, “un dramma di divisione” perché si dividono famiglie e ci si allontana dalla propria terra d’origine. Lo ha detto Papa Francesco che stamani ha incontrato in Vaticano circa 200 membri dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana, IILA, in occasione del 50.mo anniversario dell’Istituto.
Bisogna individuare le potenzialità dei Paesi dell’America Latina, ricchi di storia e risorse naturali, di gente “buona” e solidale, eppure segnati dall’incremento della povertà e dallo sfruttamento della casa comune. Il primo obiettivo che il Papa indica all’Organizzazione Italo-Latino Americana è proprio quello di un’analisi della realtà delle persone concrete e delle necessità reali. Ma ci sono altri due obiettivi per aiutare l’America Latina, che Papa Francesco segnala all’Istituto impegnato in campo culturale, scientifico e della cooperazione allo sviluppo.
L’America Latina deve “coordinare gli sforzi” per far fronte al fenomeno dell’emigrazione che è sempre esistita ma nel mondo globalizzato, negli ultimi anni, si è incrementata “in un modo mai visto prima”, sottolinea il Papa. La gente cerca “nuove oasi”, spinta dalla necessità ma in questa ricerca molti subiscono “la violazione dei propri diritti”: bambini e giovani diventano vittime della tratta e cadono “nelle reti” della criminalità organizzata.
E’ quindi necessario un lavoro coordinato: “L’emigrazione è un dramma di divisione: si dividono le famiglie, i figli si separano dai genitori, si allontanano dalla terra d’origine, e gli stessi governi e i Paesi si dividono davanti a questa realtà. Occorre una politica congiunta di cooperazione per affrontare questo fenomeno”.
Bisogna, infine, promuovere una cultura di dialogo, esorta il Papa. Molti Paesi, anche se attraversano momenti difficili a livello economico e politico, lottano per realizzare una società più giusta promuovendo “una cultura della legalità”. Il dialogo politico, infatti, è essenziale sia tra i diversi membri di questa Associazione sia con Paesi di altri Continenti, in modo speciale con l’Europa:
“In questa collaborazione e in questo dialogo si colloca la diplomazia come strumento fondamentale e di solidarietà per raggiungere la pace. Il dialogo è indispensabile; ma non il ‘dialogo tra sordi’! Si richiede un atteggiamento recettivo che accolga suggerimenti e condivida aspirazioni”.
Si tratta quindi di avere “uno scambio reciproco di fiducia”, dice Papa Francesco che conclude il discorso all’Organizzazione Italo-Latino Americana con l’auspicio che la collaborazione fra tutti possa favorire la costruzione di un mondo “sempre più umano e giusto”.
.
IL VIDEO SERVIZIO a cura del CENTRO TELEVISIVO VATICANO
.
.
Fonte it.radiovaticana.va/Debora Donnini