Alle ore 18.00 di oggi, Commemorazione di tutti i fedeli defunti, Papa Francesco si recherà nelle Grotte della Basilica Vaticana per un momento di preghiera in privato, in suffragio dei Sommi Pontefici ivi sepolti e di tutti i defunti.
Ieri, domenica, Papa Francesco presso il Cimitero del Verano nella festa della nella Solennità di Tutti i Santi ha ricordato tutti i defunti e domani, nella Basilica Vaticana (dalle ore 11.30), Francesco presiederà la Santa Messa per i Cardinali, arcivescovi e vescovi defunti tra il 26 ottobre 2014 e il 26 ottobre 2015.
I porporati defunti nell’ultimo anno – ricorda Badilla nel blog Il sismografo – sono 12 e gli arcivescovi e vescovi sono 99. All’elenco si aggiunge il Patriarca Nerses Bedro XIX (Libano – Cilicia degli Armeni). In totale 112.
Periodo: 26 ottobre 2014 e il 26 ottobre 2015
Cardinali deceduti nel periodo
Italia – 4
Argentina – 1
Germania – 1
Stati Uniti – 3
Canada – 1
Ungheria – 1
Slovacchia – 1
Totale – 12
Patriarchi deceduti nel periodo
Libano (Cilicia degli Armeni/Nerses Bedros XIX Tarmouni)
Arcivescovi e vescovi deceduti nel periodo
Africa – 11
America – 40
Asia – 16
Europa – 30
Oceania – 2
Totale 99
I Paesi dove sono deceduti più prelati sono: Brasile (12), USA (8), Italia (7), Canada (6) e India (4).
Risurrezione, non persuasione
“L’avvenimento della Risurrezione”, ha affermato Francesco, “risponde alla lunga ricerca del popolo di Dio, alla ricerca di ogni uomo e dell’intera umanità”. “Siamo chiamati – ha detto – ad andare alla tomba, per vedere che il grande masso è stato ribaltato, per ascoltare l’annuncio: ‘E’ risorto, non è qui’. Lì c’è la risposta. Lì c’è il fondamento, la roccia. Non in ‘discorsi persuasivi di sapienza’, ma nella parola vivente della croce e della risurrezione di Gesù”. Altrimenti, osserva San Paolo, “se Lui non è risorto, la nostra fede è vuota e inconsistente”. Ma poiché Cristo è risorto – anzi, è Egli stesso “la Risurrezione” – allora la nostra fede “è piena di verità e di vita eterna”.
I tre giorni del chicco
Ed anche i tre giorni di silenzio, dall’ultimo respiro sul Calvario al lampo di luce che squarcia il sepolcro, vanno compresi nell’ottica delle fede, ha spiegato il Papa. Sono i tre giorni del “chicco di grano”, i tre giorni in cui “cadde nella terra” e vi rimase “per il tempo necessario a colmare la misura della giustizia e della misericordia di Dio”, per poi finalmente produrre “molto frutto”, la salvezza per l’umanità.
di Redazione Papaboys (Fonti: Bollettino Sala Stampa Vaticana, Radio Vaticana, Blog Il Sismografo)