«La Chiesa condanna il peccato, perché deve dire la verità, ma nello stesso tempo abbraccia il peccatore che si riconosce tale offrendogli la misericordia infinita di Dio». Questo il cuore del messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al raduno internazionale delle Équipes Notre-Dame (End) che si conclude oggi 21 luglio a Fatima.
La missiva del Pontefice – letta dal nunzio in Portogallo, l’arcivescovo Rino Passigato e indirizzata a Maria Berta e José Moura Soares, la coppia responsabile internazionale dell’End – prende spunto dai lavori della dodicesima edizione dell’incontro, incentrati sulla figura del Figliol prodigo. Bergoglio rilancia l’invito a riconoscersi in quel figlio smarrito che ritorna al Padre pronto ad accoglierlo e «che – come si legge nel testo riportato da Vatican News
– non si stanca di abbracciarlo e gli restituisce la sua grandezza di figlio».«Toccati da una così grande benevolenza lasciate il vostro cuore esprimersi: è vero, Signore! Io sono un peccatore, una peccatrice; mi sento così e lo sono. Mi sono smarrito. In mille maniere sono fuggito dal tuo amore, però sono qui un’altra volta per rinnovare la mia alleanza con te. Ho bisogno di Te. Riscattami di nuovo Signore! Accettami, ancora una volta, tra le tue braccia redentrici», sottolinea il Pontefice.
Che, ancora una volta, ribadisce: «Nessuno è escluso dall’amore del Padre né dalla sua misericordia»; Dio «non si rassegna a perdere nessuno: marito o moglie, genitori o figli… agli occhi di Gesù, nessuno è perso per sempre, ci sono solo delle persone che devono essere ritrovate, e Gesù ci spinge a uscire per andare a cercarle (…) se vogliamo trovare il Signore, dobbiamo cercarlo dove lui desidera incontrarci e non dove noi desideriamo trovarlo».
Le sei giornate del raduno 2018 di Fatima, iniziate lo scorso 16 luglio, sono state scandite da momenti di riflessione, preghiera comune, celebrazioni, testimonianze, e animate dalle meditazioni quotidiane dell’arcivescovo eletto José Tolentino Calaça de Mendonça, il teologo che dopo aver predicato gli Esercizi spirituali per la Curia romana e che Francesco ha recentemente nominato archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa.
Fonte: Vatican Insider
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